T R E N T E S I M A S E T T I M A. $79 maggior decoro de gli Eccleiiartici, e iniìeme de’Secolari il far fimili fondazioni e mantenerle con ifperanza più grande di conseguire conciò il Regno de’ Cieli. Nel Secolo Decimo fieramente reftò turbata da un funefto Scifma la Chiefa di Milano, difputando fra loro quella Cattedra. Arcivefcovile Manaffe , & Adelman.no, come abbiamo da Arnolfo Storico di quella Città, il quale nel Lib. I. Cap. 4. così fcrive : Arderico Epìfcopo ad fuperna vocato, eruperunt duo ad ver [ani, Ambrojìance Dignitatis ambitione fuccenjì: Manaffe videlicet Arelatenfis Epifcopus, & Ad cimami s Presbyter Medìolanenjìs Oc. Cumcjue diu contenderent, die ex datìone Regis , fcìlicec Burgundice ( cioè di Ugo Re d’Italia) hic ex facilone Plebis, & de Me-diolanio ( forfè Cleri de Mediolano ) quinquennio contra fe invicem altercati fune, faclis partibus ex alterutro . Quorum execrabili jurgio jacluram prce-, grandem fujlinuit L cclejia , precipue in thefauris & cymiliis omnibus , quibus incomparabiliter ajjlue'bat. Qual cofa di lodevole operaile Adelmanno, non è giunto a noftra notizia , fe non che egli fi moftrò liberale verfo t Poveri, come apparirà dal fuo Epitaffio, non peranche llampato, eh’ io traili da un MSto di Francefco Cartelli, ed è il feguente: HIC TUMULATUR ADALMANNUS, PÌUESULQUE BEATUS, CLARIOR IN TOTA QUI FUIT URBE POTENS : HUJUS ORIGO FUIT CLARO DE SANGUINE DUCTA, PAUPERIBUS LARGUS EXTITIT ATQUE PIUS. HUC GRESSUM REFERENS MODICUM TU SISTE VIATOR, DIC FAMULO REQUIEM, CRIMINA PELLE, DEUS. OBI IT AUTEM ANNO INCARNATIONIS DOMINICI DCCCCLVI. MENSE DEC. INDICT. XV. Il Chiariffimo P. Papebrochio ci diede il Catalogo de gli Arcivefeovi di Milano nel Tomo VII. Acl. Sancì, ed ivi dopo l’ Ugheili dubitò, fe A-dalmanno forte mai confecrato Arciveicovo . Pofcia giudicò, ch’egli neir Anno 951. mancaife di vita, o pure rinunziaile il Vefcovato; perchè in quell’ Anno fecondo 1’ opinione fua Walperto ottenne la Cattedra Mila-nefe. Ora apprendiamo, ch’egli fu ornato del titolo di Arcivefcovo r e fe pure il Cartelli non v* averte aggiunto di fuo capriccio le Note Cronologiche ( il che non pare verifimile ) eifo Adaimanno finì di vivere nell’Anno 956. Era dunque una volta talmente in credito la Carità verfo i Poveri, che fpezialmente per quello furono commendati aiTaiffimi Romani Pontefici, e gli altri Vefeovi, ne’quali campeggiò la virtù Cri-iliana, e che ebbero molto a cuore la cura della lor Dignità. Vedi ne gli Annali Ecclefiailici del Cardinal Baronio, e nella Roma Sotterranea di Antonio Boiìo le Ifcrizioni Sepolcrali di molti Papi . La più ufata loro lode fu quella di aver Sovvenuti i Poverelli. Le fteffe facre Vergini non trascuravano quello elogio. Nella Diifert. LXVI. produrrò una Carta di Pidoia, in cut è fond ito il Mumilerò delle Monache di San Pietro cum Senodochio a.d egenos vel pauperes recipiendum} & eiamofynani tri-