109 unno non possa sfare u Rogosnizzu e passando l'anno, possa ritornare a casa sua. Che alcuno non possa rubare ad altro e se lo facesse essendo nobile, che non sia più lui, nè i suoi discendenti consiglieri, nè chiamarsi nobili, e che radi terza parte dei suoi beni nella comunità ed essendo plebejo che gli sia tagliala la mano destra e terza parte dei suoi beni radi nella comunità, e ciò se si testificherà col mezzo di due testimoni di fede con giuramento dinanzi i comandanti sopradetti. Che chi tradisse la comunità sia lapidato dinanzi il consiglio generale dei nobili e che tutti i suoi beni radino nella comii-nilà zenza alcuna misericordia ed essendo nobile, che i suoi mai possano chiamarsi nobili nè entrar nel consiglio dei nobili. Che uè gli schiari nè li plebei non possano fare alcuna radunanza, nè unione in alcun numero ed arendo alcuno bisogno, debbano portarsi innanzi li comandanti suddetti li quali dorranno provvedere per li loro bisogni. Che sia un giustiziero, che dorrà risitare ed incontrar e le misure dei mercanti e fare queste misure ed ogni cosa riredere e dare li prezzi alle cose mercantili. Che quello, che il Co. Vojroda e giudici giudicheranno debba esser eseguito senza opposizione, ma se alcuno giudicasse ingiustamente, che allora lutto il consiglio dei nobili far abbia sentenza come per coscienza e. per leggi di Dio li paresse e farli di giudici e dal Co. Vojroda pagare lutli li danni, che risentirà per colpa dell' ingiusta sentenza. Che si debba concordemente di/fendere e valorosamente cantra li nemici e persecutori del nostro Signor (ìesii Cristo e della nostra giurisdizione senza tradimento e che la comunità per questi due casi debba dare ajuto. Che sia per Conte Vojroda, il Sig. Co. Miklos Diklicich: per giudice il Sig. Radivoi Rubnich ed il Sig. Co. Mudi miro Rlaxevich : per loro cancelliere il Sig. Pribislao Vojnich ; e per giustiziere il Sig. Mattia Daridovich. fi tutto ciò fu fatto e furono confermali. Tutto ciò nell odierno consiglio dei nobili fu statuito preso e confermato. Lau* Deo et fìeatae Marine Dato nel Consiglio.