716 Poincaré al Re d'Italia [15.vn.19] 15 e 16 Luglio. Le solite sedute del comitato economico per le clausole dei trattati. Sua Maestà Vittorio Emanuele ed il Presidente della Repubblica Poincaré si sono scambiati dei telegrammi, in occasione del 14 luglio, riaffermanti l’amicizia franco-italiana. Poincaré ha telegrafato: « Il popolo francese considererebbe anch’esso come sacrilegio ogni tentativo di allentare, dopo la vittoria comune, i legami che durante questa lunga guerra lo hanno cosi strettamente unito all’Italia ». Come si vede, Poincaré vuol correggere le sgarberie di Clemenceau. Tittoni ha ripreso il suo posto nel Consiglio Supremo. Questo ha deliberato su molte questioni; per noi particolarmente interessante fu il dibattito circa l’azione delle truppe greche in Asia Minore e il loro scontro con le truppe italiane. Venizelos aveva scritto al Consiglio che la zona occupata dagli italiani era servita di base ai turchi pei loro attacchi contro i greci. Tittoni ha protestato e lo ha smentito. Fu chiamato Venizelos, si fecero molti progetti, ed infine Tittoni propose un accordo diretto per delimitare la zona di occupazione. Cosi si è stabilito. 10 sono intervenuto per i progetti di costruzione di ferrovie in territorio austriaco a vantaggio dei nostri porti adriatici. Sono stati approvati, purché le spese siano a carico nostro, salvo il caso che giovino ad aumentare gli introiti della rete austriaca; nel qual caso l’Italia riceverà un rimborso. 11 ministero Nitti ha ottenuto la fiducia della Camera con 257 voti favorevoli e 111 contrari. Nella mia lunga carriera parlamentare ho notato come moltissimi deputati al momento del voto ragionano cosi: « Si dovrebbe votare contro, ma se questo ministero cade, chi lo sostituisce? Non c’è nessuno per il momento. Dunque