[3-XII.I8] « Hang thè Kaiser! » 215 polaresche, che hanno colpito profondamente l’immaginazione delle folle inglesi e che ora sono ripetute ovunque da tutti come un ritornello, ha condensato per ora i capisaldi della pace in due frasi: 1. Hang thè Kaiser (Impiccate il Kaiser); 2. Let them pay up to thè last penny (Fateli pagare fino all’ultimo soldo). Sesquipedali avvisi coprono le cantonate con queste energiche espressioni, che sembrano diventate gli scopi della guerra, mentre non ho mai saputo che proprio questi fossero gli scopi della guerra. Nella conferenza e nel linguaggio diplomatico riportato dai giornali questi due concetti fondamentali si esprimono cosi: 1. Responsabilità penale di tutti coloro che provocarono e condussero la guerra per gli atti contrari al diritto delle genti compiuti durante la guerra stessa; estradizione dall’Olanda, o da qualunque altro paese ove si trovassero, del Kaiser e del Kronprinz e loro traduzione davanti ad un’alta corte di giustizia; 2. Pagamento da parte degli Stati vinti di tutti i danni della guerra fino al limite della loro capacità di pagamento. Nella teatralità di queste affermazioni non sono però state dimenticate le raccomandazioni mie e dei miei amici francesi. La conferenza ha costituito l’alta commissione interalleata per il rifornimento dei paesi nemici e dei neutri, con Hoover per l’America, Lord Reading per la Gran Bretagna, Boret e Clémentel per la Francia, Crespi per l’Italia. Ha nominato altresì in conformità alle mie proposte una commissione per lo studio dei problemi economici inerenti al trapasso dall’economia di guerra all’economia di pace, componendola con gli stessi ministri. Sono molto soddisfatto della inclusione nella Commissione di una mente superiore quale è Lord Reading, che è indubbiamente il più autorevole collaboratore di Lloyd George, ed è un uomo davanti alla cui saggezza ed esperienza politica tutto il mondo s’inchina.