494 Proposta Tardieu per Fiume [30.1v.19] e ai ministri, e ci sediamo a colazione, serviti da un personale di fiducia. Dopo poche battute sugli avvenimenti del giorno, abbiamo provocato i nostri amici francesi ad esporci il loro pensiero sulla possibilità di un accordo con Wilson circa Fiume. Tardieu ha preso la parola per tutti; gli altri due man mano si associavano alle sue dichiarazioni. Erano certamente autorizzati da Poincaré e da Clemenceau. Sostanzialmente hanno detto essere impossibile avvicinare Wilson con qualsiasi proposta che assegni subito la sovranità di Fiume all’Italia; e hanno proposto di legare la questione di Fiume alla questione della Saar, coll’applicare ai due casi uno statuto analogo: nella Saar vi sarebbe un delegato italiano, a Fiume un delegato francese con un fiumano, un italiano, uno jugoslavo, uno di altra nazione. I ministri francesi sono desiderosi di una immediata soluzione, perché considerano necessario che la delegazione torni a Parigi prestissimo, ma avendo già realizzato l’accordo con gli alleati e con l’associato, che bisognerebbe perciò concludere in 48 ore. La riunione è durata fino alle ore 14,30. Bonin ed io abbiamo fatto diverse osservazioni senza impegnarci, e abbiamo promesso una risposta. Subito dopo la partenza dei ministri francesi abbiamo steso una relazione individuale per ciascuno. Io ho telegrafato la mia ad Orlando, e Bonin ha telegrafato la sua a Sonnino (1). Nel pomeriggio si sono verificati due nuovi importanti avvenimenti. II generale Badoglio ha telegrafato alla delegazione, sezione militare, che le truppe jugoslave hanno operato un attacco in forza avanzando su Villach e su Klagenfurt, evidentemente per occupare questi due nodi ferroviari e creare un fatto compiuto davanti alla Conferenza. A me pare che questo fatto costituisca una provocazione contro (1) Vedansi documenti n. 14 e 15.