/ disegna, a monte di Bobosevo, una scia tortuosa : si volge dapprima verso N., piega, ricevuto sulla destra il Vladaiiska reka, che divide il Ljulin dal Vitosa ( 1), verso occidente, e percorre da E. ad O. la piccola conca lignitifera di Pernik. L’afflusso del Konska reka, cui s’è già accennato, e che procede con direzione quasi meridiana da N., ne sospinge il corso a mezzodì, sì che il fiume è costretto ad aprirsi il passo con un breve intaglio verso il finitimo bacino di Radomir, del quale ricalca il margine occidentale. Qui lo Struma divaga pigro fra basse ripe e ristagna in acquitrini, al pari del suo tributario, il Blato, che gli adduce le acque del Yerila, e impaluda più o meno ampiamente la porzione meridionale del bacino stesso (2). Dopo la confluenza del Blato, la direzione cambia di nuovo, e il fiume si volge a occidente. Il lungo (20 Km.) e profondo solco dello Zemen, che incide il Konjavska (3) lo immette nel nell’epoca classica (STpu(it!>v, Strymon), appare nelle fonti greche e latine come uno dei corsi d’acqua meglio conosciuti della regione balcanica. Plinio (Nat. hist. IV, 10, 12) lo fa procedere dalla catena dello Haemus, ma Tucidide (II, 96) ne pone rettamente le scaturigini nello Skomios (Vitosa). Il fiume rappresentava il confine tradizionale fra Macedonia e Tracia (Macedoniae terminus amnis Strymon, Plinio, IV, 38), ed ebbe grande importanza storica fino in epoca romana. Il suo tratto inferiore, a valle della stretta di Rupel, era navigabile (Arriano, Anabas. I, 11, 3). (1) Il solco del Vladaiiska reka è utilizzato dalla carrozzabile e dalla ferrovia che uniscono la conca di Sofia a quella di Pernik e di Radomir. La seconda si porta a Vladaja a 700 ni. sul 1. d. m. (2) Blato, in bulgaro vale appunto « palude ». In condizioni normali l’alveo del fiume si riduce a proporzioni meschine, meno di un mezzo metro di larghezza. Ma tutto il piano che trascorre è privo di insediamenti; questi si tengono necessariamente sui margini. Lo Ischirkoff (A) op. cit., p. 159 calcola la lunghezza del fiume in 36 Km. circa. (3) Cfr. per questo la nota 1 a pag. 122. Il solco ha pareti a strapiombo di oltre un centinaio di metri, e manca quasi del tutto di valli