— 68 — schaft, in « Geogr. en Geol. Medeelingen », Physior. Geol. Reeks, 1, Utrecht 1927 (1) e il più volte citato scritto di A. PtNCK, dal quale hanno mosso le più recenti indagini sul terreno geomorfologico (2). Copiosa è invece la bibliografia riguardante le singole regioni; i con-tributi speciali di maggior peso vengono menzionati a loro luogo nei sue. cessivi paragrafi destinati ad illustrare le regioni stesse. 1. Le condizioni cui s’è accennato, ed il minore frazionamento orografico che ne consegue, spiegano perchè la Bulgaria sia, morfologicamente, il settore balcanico che presenta meglio definite e più ampie regioni naturali. L’originalità di queste, anche quando si scenda alle minori unità, consiste essenzialmente nel fatto che, a differenza di ciò che avviene nelle zone finitime, esse assumono una direzione prevalente da O. in E., ricalcano, cioè, il motivo tettonico dei Balcani. E il motivo, sebbene armonizzi con la tendenza più generale di cui si è detto, si afferma solo in questi con una estensione sufficiente ad assicurargli una decisa influenza morfologica. Per la stessa ragione i contrasti appaiono più marcati da N. a S. che da E. ad 0. : in questo senso il passaggio è meno sentito e manca poi, nella fascia più interna fra Balcani e Bodopi, una linea un po’ precisa di separazione. Perciò le maggiori divergenze sul modo di considerare suddivise e raggruppate fra di loro le di- (1) La stessa materia è più brevemente trattata nell'articolo di ugual titolo apparso nella « Zeitr. d. Gesells. fiir Edkunde zu Berlin », 1916, pp. 1-20. (2) Non ostante la sua brevità, non vuol essere qui dimenticato l’ec. celiente riassunto che delle condizioni fìsiche della Bulgaria è tratteggiato dal Bukchard (A.), Bulgarien, in « Handbuch der geogr. Wissensch. ». (Siidost und Siideuropa!, pp. 104 e segg. Postdam, 1932. Non conosco lo scritto del Rvdev (2.), Prirodna skulptura na visokite bàlgarski pianini, Sofìa, 1920 (Geogr. Bibliot., n. 2').