— 322 — nee, con chiaro predominio della macchia sulla foresta, delle piante sempreverdi sulle specie decidue. Per poco si possa ricavare da quanto n’è stato scritto, questa regione sul M. Nero abbraccia tuttavia un territorio relativamente ristretto; in suolo bulgaro forse inferiore ai 10 mila Kmq. (1). Analogie floristiche notevoli con lo Strandza non mancano alla massa rodopica, specialmente nella sua sezione orientale, ma questa accentua sempre più i suoi rapporti con i due domini climatico-floristici fra i quali è diviso in sostanza il territorio bulgaro. Carattere di tale regione (2) è, geologicamente e litologicamente, la sua maggiore antichità e persistenza, e il prevalere di elementi igneo-metamorfici; morfologicamente ed orograficamente, l’esistenza di un blocco montuoso compatto ed elevato, il più elevato, in complesso, di tutta la Bulgaria. Dal punto di vista climatico, i Rodopi rappresentano un limite tra i due domini, ma l’altezza tende ad attenuarne il contrasto, realizzando condizioni ambientali favorevoli alla diffusione delle specie medioeuropee verso S. a guisa di cuneo nel dominio opposto. Le differenze in senso verticale complicano la varietà prodotta da quel contrasto, ma in sostanza, mentre ai livelli inferiori l’influenza mediterranea appar dominante, oltre i 1000 m. all’incirca tutta la regione rientra per i suoi caratteri fitogeografici nell’area medioeuropea. Macchie, pseudomacchie e phrygana hanno da tempo invaso gli spazi deforestati sul versante meridionale dei Rodopi; sopratutto pseudomacchie e localmente anche si- (1) L'okràg di Burgas, ella cui porzione meridionale sostanzialmente viene a corrispondere, ha una superficie di poco più di 13 mila Kmq. (2) Corrisponde all’analogo distretto del Turbill (W. B.) - op. rii., pp. 52-3, 340 e segg.