— 107 — Mesta e \'5ca, centrale, di qui fino al Kokez Tepe (1), ed orientale, non ha base morfologica, ed anche orograficamente è poco persuasiva (2). Il lungo crinale che fiancheggia da E. il corso del Mesta forma, con quello che serve a separare l’Arda dagli altri affluenti della Marica (Rodopi centrali) e la sezione mediana della Marica stessa, un vasto triangolo con la base volta a quest" ultima. Lo zoccolo cristallino, sul quale si distesero, come in corrispondenza al verde ripiano del Karkarija, larghi espandimenti euttivi (sopratutto trachitici), è sormontato verso O. dalle massime elevazioni del sistema (Sjutkja m. 2188; Karlik m. 2082) (3). (1) Questa è la trascrizione esatta della forma bulgara; la carta austriaca [43° 42° Stara Zagora] dà la grafia Kokez. Sul luogo, infatti, la uronuncia della prima sillaba oscilla fra a ed e, ed il nome è talora scritto anche in bulgaro Kokez. Il gruppo del Kokez (1538 m.) s’alza bruscamente sul piano a N. di Topolovo (Stanimaka). (2) Lo stesso Ischirkoff (A.), op. cit.; I, pp. 36 e segg., che la segue, fa le sue riserve. Il Burchard (A.), op. cit.. e specialmente Die Rodopen, pp. 157 e segg., preferisce distinguere nel massiccio — geograficamente considerato, perchè geologicamente la sua accezione è assai mag. giore — tre unità, ima delle quali, il Rila, rimane in certo modo a sè stante più per le sue particolari condizioni orografiche, che non pei carat-teri geomorfologici, in base ai quali la separazione sarebbe impossibile. Nei Rodopi veri e propri, invece, la sezione occidentale, che finirebbe, secondo il Burchard, nel gruppo dell’Aida (926 m.), poco ad O. di Haskovo, differisce sensibilmente dall’crientale, anche a prescindere dalla minore intensità del rilievo che caratterizza quest’ultima. (3) Questa è trascrizione adottata dalla carta austriaca [42° 42° Plovdivl e mi par la giusta. Non di rado il nome si presenta con le grafie Kàrlàk o Karlàk cosi è anche nella carta dell’A. I. del Turing, ciò che si spiega con l’indecisione che è propria della toponomastica bulgara. Ma credo che qui s’abbia a vedere nient’altro che il comune Karlik « gancio » o « bastone da pastore », e questa accezione, naturale in una zona come i Rodopi, serve bene a spiegare la diffusione che il toponimo mostra in territorio bulgaro. Entro la regione che c’in-