— 317 — gentemente analizzato, sotto ogni possibile aspetto, le condizioni della vegetazione nella intera Balcania, si limita a segnare graficamente — e per giunta in una cartina di dimensioni minuscole (1) — i risultati della sua ricerca, per i quali si è servito di un’altra suddivisione, che non poteva avere e non ha significato fitogeografico. Si deve comunque avvertire che lo stesso autore insiste, non senza ragione, sull'opportunità di non pretendere da tentativi di questo genere una compiutezza che, dati gli elementi di cui disponiamo, non sarebbe possibile raggiungere : essi vanno considerati solo come una sistemazione provvisoria di quegli elementi, realizzata sopratutto allo scopo di favorire, dando loro un primo orientamento, le future ricerche (2). Seguendo dunque lo schema del T u r r i 1 1 , ci studieremo di mettere in evidenza fatti e caratteri d’interesse più generale, e solo quelli che appaiono finora ben accertati. La zona che meglio rivela una sua particolare fisionomia fitogeografica è, in territorio bulgaro, quella che dal cimale balcanico guarda al Danubio, che è in pari tempo la più estesa (50 mila Km. in cifra tonda, circa la metà dell’intero paese) (3), e fra le meglio individuate sotto altri aspetti naturali. Le sue condizioni edafiche sono sostanzialmente determinate «lai largo predoti) La cartina a p. 350 (Botanical división.1), estesa a tutta la Balcania. è costruita su una scala inferiore ad 1: 10 mil.; la delimitazione di tali regioni botaniche, diversa da quella adottata nel testo per l’analisi della vegetazione, è accompagnata da un semplice elenco di nomi. (2) Cfr. Turrill (W. B.) - op. cit., p. 351. (3) Si deve probabilmente a semplice errore materiale se il Tuhrii.l (W. B.) - op. cit., p. 4 assegna al distretto che egli definisce della Bulgaria settentrionale un’estensione di 24.600 miglia quadrate, pari a circa 62.300 kmq. Certamente l’errore è in parte dovuto al fatto che il T u r • r i 1 1 comprende in questo distretto il bacino superiore dello Struma.