La posizione occupata in questa dalla Bulgaria appare dunque, in sostanza, quella d’un territorio di transizione, aperto sopratutto verso occidente e verso mezzogiorno, e tuttavia più continentale che mediterraneo, oltre che per essere il Mar Nero un inare tipicamente internò', per la condizione un po’ speciale della costa egea e sopratutto per il carattere che presentano le piccole e grandi unità naturali da cui risulta costituito. 2. — Nei suoi attuali confini politici la Bulgaria disegna all’ingrosso un trapezio tra i seguenti punti estremi: 41° 12 48 (Karlak Dag, press a poco a mezzo la frontiera meridionale) — 44° 12' 30 (confluenza del Timok nel Danubio, tra Negotin e Breigovo) N. e 22° 21 14 (Kopriva, ad occidente di Kjustendil) — 28° 3i 54 (Jarlar Jaltas, a sud della foce dell’Ekrene nel Mar Nero) E. Greenw. Calcolando le distanze in linea •d’aria fra questi punti, si ha da N. a S. un’estensione massima di Km. 332,658, e di Km. 461,823 da E. ad O.; la figura del trapezio si allunga secondo una direzione corrispondente a quella dei Balcani, i quali dunque, data la loro posizione centrale rispetto al territorio bulgaro, ne rapresentano a buon diritto la spina dorsale. Questo territorio, stendendosi poco a mezzodì del parallelo medio dell’emisfero Nord, presenta il suo lato orientale, coincidente con la costa sul Mar Nero, lungo il 28° E. Greenw., che è il meridiano centrale dell’Europa. In latitudine la sua posizione corrisponde grosso modo a quella dell’Italia peninsulare tra Forlì e Barletta, ma restringendo lo spazio su cui è libero l’accesso al mare come tra Ancona e Barletta, mentre la massima estensione è raggiunta ad occidente, lungo la frontiera macedone; in longitudine a quella della Romania, della Polonia orientale, della Lituania, della Lettonia, del-