[i6.vih.i8] Non si vogliono ispettori ai consumi 141 domani. Poi si discute di armi, di munizioni e dell’organizzazione interalleata che le concerne e nella quale l’Italia è rappresentata dal sottosegretario di Stato Nava. 16 Agosto. Alle 9,30 riprende il consiglio dei ministri. Si accende una vivace discussione sul mio progetto di decreto-legge per la nomina di un corpo di ispettori ai consumi. La maggioranza del consiglio vi si oppone. Orlando non me lo sostiene e cosi subisco una bocciatura in piena regola. Resto male. Cercherò di rimediare intensificando l’opera degli ufficiali dei carabinieri che mi sono stati assegnati e che funzionano benissimo. Ma altro è il prevenire, altro il reprimere. Non posso far arrestare i prefetti: tanto più che il più indisciplinato è proprio sempre quello di Palermo, che ha osato perfino trattenere piroscafi di passaggio per quel porto. 17 Agosto. Sono giunti due delegati americani che vogliono rendersi conto e riferire al loro Governo sulla situazione alimentare dell’Italia e sui mezzi di sbarco, onde utilizzare al massimo il tonnellaggio. Sono i signori Wellcott e Bell. Li ricevo, do loro molti ragguagli e li invito a pranzo assieme al ministro dell’agricoltura Miliani. 18-19 Agosto. Giornate di lavoro al ministero. Preparo una circolare ai prefetti, ai sindaci ed a tutte le autorità da me dipendenti. In essa traccio l’opera compiuta e quella che da essi richiedo onde le popolazioni abbiano ad uscire senza soverchie sofferenze dal periodo che ancora ci separa dalla vittoria finale. Annuncio che, per quanto riguarda l’alimentazione, i quattro ministri responsabili dell’Intesa, tenuto conto che la pace non diminuirà immediatamente i bisogni attuali,