— 105 — dini, che tradiscono un attivo intervento dell’erosione glaciale. E tutta una serie di laghi e laghetti glaciali si dispone a scala dall’una parte e dall’altra del massiccio, fra i 2000 e i 2500 metri d’altezza, più elevato di tutti essendo quello che sormonta la profonda incisione del Bistrica, un affluente del D^ermen, e che dal Bistriea ha nome (2780 m.). Questi laghetti, che ricevono alimento dai campi di neve, sono di regola poco profondi (raramente oltre i 10 m.) e poco estesi; si presentano con una colorazione per lo più verde o verde-cupa e superano il centinaio. Da essi prendono origine fiumi tra i più importanti della Bulgaria: l'Iskar, la Marica e il Mesta, mentre gran copia d’acque va anche allo Struma per mezzo del D2ermen, che si forma appunto dalle pendici settentrionali. Senza avere l’importanza idrografica del Rila, il gruppo del Pirin, che lo continua verso mezzodì, ne riproduce, in fondo, i caratteri, costituendo la sbarra divisoria fra i corsi medii dello Struma e dbl Mesta. Scisti cristallini ne formano l’ossatura, conferendogli lo stesso aspetto massiccio e compatto del Rila, a cui non la cede del resto neppure in altezza. Stendendosi quasi di continuo da NO. a SE., la linea di cresta culmina nella vetta granitica dell’El Tepe (2920 in.), una delle cime più elevate di tutta la Balcania, e si mantiene in complesso ben più considerevole di quanto non si credesse finora (1). (1) Che le quote assegnate dalle calte anche recenti a più d’una delle sommità del Pirin fossero sensibilmente in difetto aveva, col solito acume, sospettato A. Penk, op. cit., p. 859. Il rilevamento geodetico eseguito tra il 1926 e il 1928, per lo studio geomorfologico della regione, da H. Louis, e da cui discendono le due carte (al 100 ed al 25 mila) allegate all’opera che abbiamo avuto occasione di ricordare più volte, mostrano che anche la zona immediatamente a S. e ad E. dell’El Tepe si mantiene per largo tratto superiore ai 2000 m. Nella tav. IX che è annessa al volume e ri-