— 1J9 - recenti (liparite, trachite, tufi); di anfiboliti è costituito anche il nucleo del Rui (1707 m.), che lega il Kraiste al Greben planina, dominando con la sua forma slanciata il ridente pole di Tran. Ad E. del Rui il confine abbandona di nuovo la linea di cresta e taglia in due il calvo nodo del Greben, i cui calcari mesozoici, frammentati nel crinale in vette aguzze ed appuntite, aprono una forra profonda al corso dello Erma, che va al Nisava (1). Oltre il Greben la frontiera scende al gran solco segnato dal Nisava, a SO. del quale si possono considerare come una continuazione, puramente orografica però, del Greben i gruppi del Vi-skjar (di poco superiore ai 1000 m.), del Ljulin (Du-previza 1257 m.) e dlel Vitosa. La regione che di qui si estende da un lato verso l’arco balcanico, dall’altro verso il massiccio del Rila appare nel suo complesso una assai confusa chiostra di groppe e di insellature : salvo l’imponente mole del Vitosa (Cerni vSrh 2286 m.), che fa da sfondo alla conca sofiota, nessuna altura emerge qui oltre i 1500 m. Sull'allineamento Viskjar-Ljulin-Vitosa, continuato dal Plana Planina (Visino Bardo 1314 m., Muhcel 1325) e dal Aerila (Golem Debelec 1415 m.) (2) verso S., dal Ka- spezzato in due l’unità naturale di questa zona, assegnando alla Jugoslavia la parte maggiore del bacino del Bozicka, che pel DragoviStica manda le sue acque allo Struma. La linea di confine precedente correva sul crinale di displuvio fra Struma e Morava. (1) Prima del trattato di Neuilly il Graben — e la sua piccola appendice settentrionale, il Vlaska planina — rientrava entro i confini della Bulgaria. 11 Rui è divenuto ora uno dei capisaldi della linea di frontiera. (2) Il gruppo del Verità s’alza bruscamente sulla valle del Pala-karija, un affluente dell’Iskàr, che ricalca senza dubbio un solco tettonico. Massiccio e compatto com’è, sbarra la strada a chi dall’alto bacino di Samokov voglia discendere in quelli di Dupnica e di Radomir. 11 pas-