— 234 — sta sull’Eusino (Varna) (1). A differenza dei precedenti, tuttavia, il Russenski Lom non riceve le acque dallo Stara Planina, ma dalle zolle rilevate che lo fronteggiano verso settentrione, perciò ha portata molto ridotta e deflusso irregolare. Nell’ultima sezione del suo corso il fiume snoda i suoi meandri parallelamente al corso del Danubio, ed è costretto ad aprirsi la via nello spesso mantello di alluvioni che si sono andate accumulando alla sua foce. Col Russenski Lom non va confuso il Lom (così, semplicemente, indicato), che è, al contrario, il primo tributario bulgaro di qualche importanza del Danubio verso occidente (2); lungo un pò meno (93 Km.) del (1)i II Cerni Lom, lungo (132 Km.) quanto l’Isonzo, ma con un bacino molto più piccolo (1438 Kmq.), ha le sorgenti nelle poco accentuate alture comprese fra il Sakar Balkan e il Preslavka planina. Nel suo corso superiore il fiume ha una valle larga e aprica e, sebbene di portata assai modesta, ha una discreta importanza nel popolamento della regione che attraversa. Il Beli Lom, con un corso un po’ più lungo (181 Km., più del Volturno), ha un bacino ancora meno esteso (1291 Kmq.) e rimane la più parte dell’anno all’asciutto. L’uno e l’altro s’infossano profondamente nel tavolato calcareo poco prima del loro congiungimento; la gola continua fino allo sbocco nel Danubio fra pareti erte e precipiti, con magnifici esempi di meandri incassati; è perciò evitata dalle carrozzabili che trovano minore difficoltà nei tracciati attraverso il morbido ondeggiamento collinare, tra cui le valli fluviali quasi si nascondono. Particolarmente ampi sono i meandri del Cerni Lom a monte ed a valle del villaggio di Tabacka, non lungi dalla ferrovia Biala-Ruse. (2) Almus era città e fortezza della Moesia inferior, poi Dacia ri-pensis, sulla strada che seguiva la sponda destra del Danubio ad E. di Ratiaria, ed alla foce di un corso d’acqua indicato anche sulla Tabula Peuting. (Almo). Le fonti classiche, tutte piuttosto tarde, parlano però solo di un centro abitato: è probabile che da questo il nome (lat. almus?) sia passato al fiume. Per quanto so, poi, lo stesso appellativo non si riferisce mai, in quelle fonti, al Russenski Lom; ignoro quando e come sia stato imposto qui il nome di Lom, che forse ha la stessa origine del precedente.