— 220 — giuoco di tutte le correnti fluviali, ora aprendovi delle falcature, ora deponendovi le sue alluvioni, ora costruendovi golene, o abbandonandovi lanche e fondi morti. In genere, tuttavia, la sponda bulgara si mantiene unita ed elevata: la sua altezza va decrescendo di regola verso E., e tocca i valori massimi presso S visto v (240 m.) ed Orehovo (225 m.) (1), mentre le maggiori costruzioni alluvionali si sono formate presso le foci di alcuni fra i principali affluenti, sulla destra dell’Iskàr (Brest) e dell’Osàm (Belene) specialmente, dove sono anche le isole fluviali e le lagune più estese (2). Delle prime, una sessantina o poco meno, la metà all’incirca è compresa nei confini del regno (le maggiori toccano, nel senso della corrente del fiume, una lunghezza massima di 6-7 km., con una superficie di 200 a 300 ettari in media); esse vengono utilizzate pel pascolo o come riserve di legname (pioppi) (3); le seconde si trovano (1) Ossia sulla sinistra dello Jantra, in armonia con quanto si è avvertito in genere del tavolato danubiano. Elevata intorno ai 200 m. la riva si mantiene anche in prossimità di Ostrov (Alibas 222 m.), di Dolni Vadim (Genei 213), di Lom (192 m.) etc.; mentre tra Batin e Mecfca, sulla destra dello Jantra, si scende a 175 m. ed a Buse, all’estremità orientale del tratto bulgaro, si è poco sopra i 150 m. (2) S’intende che queste costruzioni sono in rapporto col tributo solido, oltre che del Danubio, dei fiumi che vi affluiscono dalle due parti della sua valle e sopratutto con quelli del versante bulgaro, perchè più ricchi di alluvioni. Perciò le piatte cimose che fronteggiano l’erto ciglio del tavolato si dispongono di regola un po’ a valle delle foci dei fiumi stessi, con tendenza a regolarizzare, colmandole, le anse che l’attività erosiva ha incavato nella linea di sponda. Talora, come nel secondo dei due casi ricordati nel testo, entra in giuoco come fattore determinante l’apporto delle correnti che sboccano dal lato opposto ( Olt). (3) Desumo questi dati dallo Ischirkoff (A.), op. cit., p. 163; ma è probabile che alcune delle indicazioni raccolte qui e altrove e riferibili a più di una cinquantina d’anni fa, non corrispondano, o cor-