— 60 — Dal bartoniano In poi deve essersi andata sensibilmente ridtucendo l’estensione del mare eocenico, che penetrava largamente addentro alla Bulgaria meridionale : priabo-niamo ed oligocene, quest’ultimo specialmente, appaiono infatti rappresentati con scarsezza (Burgas), com’è in genere di tutto il terziario, la cui modesta estensione contrasta con l’importanza assunta, per es., entro l’arco carpatico. Più che per la diffusione e la potenza delle relative formazioni, il cenozoico dev’essere ricordato per le tracce lasciate nella tettonica della Bulgaria, come in genere della Balcania : cadono infatti già nel primo terziario i grandi movimenti che determinarono il frammentarsi del più antico zoccolo continentale, la conseguente separazione dei Bodopi dalla Tracia e l’affondamento del bacino della Marica, invaso e in parte riempito dalle sedimentazioni eoceniche, mentre fra oligocene e miocene s’inarca il sollevamento balcanico, con l’antistante zona dello Sredna Gora e del SSrnena Gora, si aprono, o si allargano, un certo numero di bacini interni della Bulgaria occidentale e si definisce nelle sue linee generali quello che sarà, da allora in poi, il reticolato idrografico, eccezion fatta di alcune delle zone periferiche, che troveranno più tardi la loro attuale sistemazione. In complesso il paleogene mostra una certa importanza solo nella parte SO. della Bulgaria e più ancora oltre confine; il neogene lungo il Mar Nero e nelle regioni settentrionali. Anche dopo iì corrugamento non di regola in forma di calcare mummulitico. Data la modesta estensione dei piani, non v’è sensibile corrispondenza nella morfologia, eccetto che nella zona ad occidente di Varna, tra il Provadiiska reka ed il Kamcija, la cui topografia si stacca abbastanza nettamente da quella della cimosa neogenica che le fa fronte verso il mare.