— 12 — storiche, non cesserebbe di essere espressivo: il sistema, che si allunga per circa seicento chilometri dalle Porte di Ferro aH’Eusino, con larghezza media di trenta, rivela infatti sensibili differenze dia settore a settore. Le formazioni secondarie, che rivestono il nucleo scistoso-cristallino dei Balcani occidentali, costituiscono da sole il rilievo di tutta la sezione orientale, dove prevalgono i calcari, e coi calcari le arenarie e i conglomerati dell’infracretaceo e del cenozoico, intrusevi più o meno potenti pile trachitiche nelle fascie periferiche prossime ai Rodopi, e piccole masse basaltiche in quelle volte al Danubio. Le altezze maggiori si riscontrano in corrispondenza delle zone occidentale e mediana, dove il rilievo appare anche più mosso e deciso. La sezione orientale, a cui, come si è detto, è stato dato anche il nome di piccoli Balcani, consta invece di un certo numero di catene di altezza più modesta, press’a poco parallele le une alle altre ed all’asse del sistema. Conti-nuandlo a decrescere verso il Mar Nero, le ultime propaggini di queste catene precipitano con scarpate che superano talora un centinaio di metri sopra la costa discordante o sopra la piatta cimosa che frangia la linea di spiaggia : dato il recente abbassamento della zona litoranea, le valli vi finiscono affogate e le acque le invadono, formando anche qui, come più a N. lungo la costa romena ed ucraina, quelle tipiche lagune, profonde ed allungate, che vengono dette liman, e differiscono per non pochi carateri così dalle haffen tedesche, come dai sounds della costa atlantica dell’America Settentrionale, pur avendo sostanzialmente la stessa origine (1). (1) Alcuni autori invece; cfr., per es., il De Makìonne (E.), Traité de géographie physique, Paris, Colin, 19264, p. 1017 avvicinano i limati alle haffen ed ai sounds; ma se gli uni e gli altri si connettono genetica-