— 87 — dove i fiumi divagano pigri e fangosi in larghi meandri. D’alta parte, diata la direzione prevalente di queste vallate, il cui andamento, piuttosto semplice, lascia facilmente riconoscere un comune motivo tettonico fin nella loro continuazione oltre Danubio, tavolato e zona collinare risultano frammentati in una serie di zolle, ciascuna delle quali più o meno profondamente separata dalle altre, e formanti perciò come tante unità minori, almeno orografiche, che tendono a frazionare la regione anche da E. ad O. Lo Jantra, che corre quasi, nel mezzo del tavolato con direzione marcatamente rettilinea da S. a N., divide la Bulgaria settentrionale in due zone, di cui quella occidentale, alta in media più di 200 m., meno elevata di un centinaio di metri della orientale. Ne consegue che semplicità ed uniformità di paesaggio debbono intendersi in senso piuttosto largo. Anche per ciò che riguarda il tavolato la regolare orizzontalità ohe caratterizza le deposizioni sedimentarie recenti è disturbata, lungo le linee di frattura, oltre che dalla tipica asimmetria delle valli che ne vennero originate (il margine orientale è sollevato dii qualche diecina di metri sull’occidentale), dalla intrusione di cupole basaltiche, che sorgono improvvise nel mezzo della pianura circostante, come può vedersi, ad es. poco a S. di Svisios dii fianco al solco in cui corre le Jantra (1). Le elevazioni massime del tavolato, che presso Ple-ven si aggirano intorno ai 300 m. (Pelisat 313 m., Bi-zaja 297 m.), salgono ad oltre 400 a NE. di Bazgrad (414-6 m. lungo la linea ferroviaria Buse-Varna, fra (1) Più esattamente fra Svistov e Suhindol, sulla sinistra del medio Rosica. La più alta delle varie cupole, che sorge nelle immediate vicinanze di questa seconda località, sormonta di circa 250 m. il livello del circostante tavolato cretaceo.