— 91 — solco di Cernavoda, la Dobrugia vera e propria viene adì assumere forma di isola. Questa condizione si riflette bene attraverso il corso della sua storia, come mostra il fatto che la Dobrugia rimase sostanzialmente immune dalle conseguenze apportate alle zone finitime dal ripetuto flusso di popolazioni barbariche provenienti dalle steppe pontiche. Il corso del Danubio, qui parallelo al litorale, par fatto apposta per impedire che questo diventi sbocco naturale della pianura valacca : condizione di fatto che lo sviluppo delle ferrovie non ha potuto, tutto sommato, modificare profondamente. In ogni caso si è acuito il contrasto fra la ristretta fascia costiera e l’interno, dove lo stesso avanzare dall’espansione romena venne ostacolato dalla persistenza dei nuclei allogeni, favoriti nella loro conservazione dal perpetuarsi d’una economia agricola-pastorale ben adatta alle magre risorse dell’ambiente fìsico. Condizioni non dissimili si hanno nel Deli Orman e nella Dobrugia meridionale; ugualmente notevoli le mescolanze etniche, ugualmente tenaci le forme tradizionali di vita. Fra gli insediamenti agricoli a tipo permanente del tavolato bulgaro e la zona a pastorizia nomade o seminomade che li continua più a N., il Deli Orman ha rappresentato, prima ancora che vi corresse una frontiera politica, una fascia-limite profonda, anche se indecisa. SoIo> in epoca recente le varie correnti di popolazione, dilatando dalle opposte parti, sono venute ad urtarsi ed a sovrapporsi le une contro le altre, bamose di affermare ognuna per sè il possesso dell’intero paese, 4. Sollevandosi ripida col suo fianco meridionale, la catena balcanica non precipita immediatamente sulla grande zona di basse terre percorsa dalla Marica, ma ne