— 333 — ranea sembra la più conveniente allo sviluppo dei piccoli e allo sverno in genere (1). Secondo le ricerche di Moroff e di Netschaeff la zona abitata dalla fauna bento-nica si stende fino a 50-60 km. al largo della costa bulgara, ed è costituita essenzialmente da grandi campi di Mytilus gallo-provincialis, nei quali si trovano Huso huso, Acipenser Gullenstàdti, A. stellatus, Rhombus maeoticus, Pleuronectes flesus, Mullus barbatus, Ga-dus euxinus, Scomber scornber, Pelarnys sarda, Terti -nodon saltator e Trachurus thracurus (2). Molto minore interesse assumono, economicamente, molluschi e crostacei (3); lo studio dei primi ha invece molta importanza per la storia geologica così del-l’Eusino come dei bacini d’acqua salmastra o d’acqua dolce che gli fanno corona. La presenza di forme quali Dreissensia, Micromelania, Adacna, Monodacna, etc., aiuta infatti a ricostruire le condizioni di vita dell’antico bacino sarmatico. I laghi e le lagune della costa bulgara ospitano, al pari dei limani russi e rumeni, varie specie relitte, e, in particolare Monodacna colorata, Dreissensia polymorphia e Caspialosa pontica. Non mancano specie utili: fra i molluschi le più comuni sono Cardium edule, Ostrea taurica, Ostrafa rii-manica, Mytilus gallo provincialis e Mytilus minimus. (1) Anche in questo caso i periodi durante i quali si compie l’annuale spostamento dall’Eusino alle acque salmastre e dolci delle zone litoranee variano da specie a specie; in genere però l’autunno e l'inverno sono le stagioni in cui gli animali si spostano verso la fascia pelagica. Pleuronectes flesus, per es., rimane fino all'autunno nei laghi relitti del litorale bulgaro e non vi torna se non verso marzo o aprile. (2) Cfr. D’Ancona (U.) • op. cit., p. 148. (3) E ancora meno quella dei grossi mammiferi acquatici; ricorderò tuttavia che nel M. Nero vivono Delphinus delphis, D. tursio, e Pho-caena relieta. Si dà loro la caccia per estrame grassi, che anche in Bulgaria sono impiegati nell'industria dei saponi.