7°4 Guerra fra Turchia e Grecia [9.V11.19] ro avviso sulle operazioni militari possibili contro l’Ungheria. Poi io presento il rapporto della commissione finanziaria sui furti di titoli commessi dal Governo di Béla Kun. Tale rapporto non è considerato abbastanza energico, e si rinvia alla commissione, perché risulti ben stabilito che gli atti di Béla Kun sono assimilati dal Consiglio Supremo agli atti di un ladro. Si discute del rimpatrio delle forze ceco-slovacche dal-l’Estremo Oriente e del modo di far sorvegliare 1300 chilometri della ferrovia transiberiana. Il Consiglio Supremo continuerà la sua politica contro i bolscevichi russi. Si discute e si approva il progetto dei rappresentanti militari, navali ed aerei circa l’organizzazione delle commissioni interalleate di controllo militare, navale ed aereo in Germania; e un altro progetto riguardante l’occupazione interalleata in Bulgaria, con partecipazione delle truppe italiane. In fine di seduta Clemenceau annuncia che ¡’Assemblea di Weimar ha ratificato con voti 208 contro 115 il trattato di Versailles, il protocollo e la convenzione per l’occupazione della Renania. È la pace definitiva. Anche oggi Clemenceau mi tratta malissimo. M’interrompe con continui sarcasmi e motteggi, mi provoca in ogni modo. Tratto tratto borbotta: « Peuple d’assassini, peuple d'assassins ». Fortunatamente i miei nervi sono solidi. La risoluzione che Wilson, Lloyd George e Clemenceau presero ab irato il 6 maggio, in assenza della delegazione italiana (anzi il giorno prima del suo ritorno, che era perfettamente conosciuto, poiché la Delegazione era già in viaggio), di far occupare Smirne dalle truppe greche, contrariamente agli accordi coll’Italia, ha avuto le più disastrose conseguenze. Ha scatenato una nuova e fierissima guerra fra Turchia e Grecia. I turchi attaccano con grande vigore e i greci sono incapaci di sostenersi da soli: chiedono disperatamente truppe alleate in aiuto. Tutti i