— 283 — tanto al centro del bacino e su breve area, superiori ai 2000 (1). Le acque relativamente ricche di sali provenienti dal Mediterraneo finiscono in questa fossa mediana senza spingersi a N. ; perciò le differenze di salinità sono molto notevoli da zona a zona. Concentrazioni più elevate del 17-18°/oo non si hanno in nessun luogo in superficie (al fondo si sale fino al 23°/oo), ma, mentre questi valori sono frequenti nella sezione sudoccidentale, vicina al Mediterraneo, all’estremità opposta si scende addirittura al 10-12°/oo ed anche più in basso (Odessa, M. d’Azov) (2). Lungo le coste bulgare i valori sono in media di 15°/oo a N. del C. Emine, di 16°/ oo a S., ma è appena necessario aggiungere che si hanno oscillazioni più o meno sensibili secondo le stagioni. In genere la salinità è massima d’inverno, minima d’estate e nella tarda primavera. A Varna sono stati controllati estremi di 14“/oo (fine maggio) e di 24°/oo (metà febbrajo), in evidente rapporto con l’andamento delle precipitazioni interessanti la regione dei grandi fiumi russi (3). La differente concentrazione salina delle due estremità settentrionale e meridionale dell’Eusino determina poi uno scambio di acque che dà origine a correnti, (1) Secondo la carta batimetrica costruita dopo i sondaggi della spedizione russa di Spindler e Wrangel, che è la più comunemente seguita. (2) Cfr. in proposito il rapporto del D’Ancona, (U.) - Faune et flore des eaux saumâtres, in « Comm. Inter. pour l’Exploration scient, de la M. Méditerranée », Rapports et Procès-verbaux, vol. VI, 1931, pp. 143 e seguenti. (3) Riflessi locali si hanno nella tarda primavera, ma si tratta di periodi critici di breve durata ed importanza, tanto più che i due laghi che sono ad O. di Varna agiscono da regolatori sui deflussi del Prova-diiska.