I. GENERALITÀ 1. Situazione — 2. Confini. 1. — Basta un’occhiata ad una carta geografica, anche a scala non molto piccola, per accorgersi subito come di tutte le regioni comprese nella così detta penisola balcanica le sol« cui si attagli a buon diritto questo nome di balcaniche sieno le due maggiori da cui risulta formato il territorio dell’attuale Bulgaria. Diritto, si deve subito aggiungere, che discende dal significato originario della parola « balcan », usata dai Turchi prima nel senso generico di monte, e poi estesa a indicare quella serie di rilievi compresi fra il Timok e il Mar Nero, parallelamente, o quasi, al corso del basso Danubio, che ancor oggi si è convenuto di designare complessivamente col nome di Balcani, sebbene nell’uso del luogo la parola stessa abbia assunto significato diverso da zona a zona, senza che si possa dirla propria, a voler essere esatti, di nessuna di queste, e tanto meno, come alcuno ha preteso, delle ultime e più basse propaggini di quei rilievi, nella loro zona terminale presso l’Eusino (1). Per conti) Non è i>.n chiaro quando primamente abbia cominciato a diffondersi questa accezione. Ma certo si può risalire per lo meno al sec. XVIII, se già il nostro D. Sestini, che viaggiò nella Bulgaria orientale intorno al 1780, registra il nome Balcani come vivo e comune al tempo suo; cfr. Sestini (D.), Viaggi e opere diverse, Berlino, 1807, p. 63. Lo Cvuic (I.), op. cit,, p. 3-4, dice che « la population turque de la partie orientale de la péninsule appelle Balkan, mime aujourd’hui,