190 — trionale dell’Egeo (1). Anche qui la stagione più piovosa è l’autunno (27%), ma l’inverno è altrettanto ricco di precipitazioni quanto l’estate (24%) e ambedue un po’ meno della primavera (25%). Y’è quindi una tendenza ad una più equa distribuzione delle piogge in tutti i periodi dell’anno : il minimo cade in settembre, il massimo d’ottobre o novembre, ma le « punte » sono frequenti ed il rapporto fra il massimo e la media annua si riduce all’85%. Si deve anche aggiungere che, per quanto si può ricavare dai dati di cui si dispone, il dominio di questi regimi di transizione è piuttosto limitato nello spazio; di fatti già poco a settentrione della linea di frontiera sulla Marica, a Tàrnovo Seimen (2), tornano a far capolino i caratteri propri del regime sublitoraneo, con un massimo primaverile superiore a quello invernale, e con la tipica prevalenza delle piogge estive (31%) su quelle delle altre stagioni. Qualche riflesso, ad ogni modo, si conserva pur sempre di questi influssi medi-terranei, e si spinge anche lontano attraverso la larga breccia aperta dal solco della Marica: così a Jambol, fra Strandza e Balcani (3), la piovosità invernale 23%), pur rimanendo inferiore alla estiva (34%), supera sensibilmente quella delle stagioni intermedie, carattere che serve bene a distinguere i regimi pluviometrici della Bulgaria meridionale da quelli della zona balcanica, danubiana e litoranea sull’Eusino. (1) Nevrokop: