— 216 — ciato: anche qui il fiume procede indeciso nell’ultimo tratto del suo corso, entro il piccolo solco che gli segna il cammino; le proporzioni della valle appaiono esagerate per l’entità della corrente attuale, sì che le acque, dato il debole pendìo, ristagnano e divagano in pozze e paludi, pressoché continue a S. di Provadija. I centri abitati tendono ad evitare il fondo malsano della doccia e preferiscono i ripiani a mezza costa o le sommità dei poggi che coronano il morbido ondeggiamento del paesaggio. Importanza antropogeografica maggiore assumono le valli dello Hadzi dere e dell’Aitoska reka, che finiscono all’Eusino a N. di Mesemvrija e di Burgas, e si riconnettono entrambe ad un reticolato idrografico precedente all’attuale ciclo erosivo : la prima perchè legata, come s’è visto, al decorso pliocenico del Deli Kam-cija, la seconda quale antica continuazione del Tundza, attraverso lo Azmak dere, affluente di quest’ultimo : valli l’una e l’altra troppo ampie e svasate per trovare sufficiente spiegazione nell’attività dei fiumi che attualmente ospitano. Tanto lo Hadzi dere, quanto lo Aitoska reka hanno un corso inferiore in lunghezza ad una cinquantina di km. ed un bacino imbrifero egualmente piuttosto ristretto (1); mentre il secondo immette nel Lago di Vajakioi a N. di Burgas, il primo finisce nella zona paludosa del Kardis, chiusa verso il mare da più cordoni di dune. La valle dell’Aitoska reka segna una buona via di comunicazione dal Mar Nero al bacino della Marica, e come tale è seguita dalla ferrovia Burgas-Plovdiv : (1) Lo Ischirkoff (A.), op. cit., p. 145 calcola l’ampiezza di quello dello Hadzi dere a 345 kmq.; e press’a poco identico è il valore per l’Aitoska reka.