104 Offensiva austriaca sul Piave [17.v1.18] sull’esercizio provvisorio, pronuncia parole di purissimo patriottismo, che trascinano la Camera a una grande unanime ovazione. Fa appello all’unione di tutti gli italiani di fronte al nemico: « Non è questa l’ora delle polemiche, non è l’ora delle parole. Mentre lassù si combatte, si soffre e si muore, le nostre anime di socialisti battono all’unissono con quelle degli uomini degli altri partiti, di tutti i partiti, tutte protese nella trepidazione, nella speranza e nell’augurio. Oggi noi dobbiamo essere con lo spirito là dove sono coloro che combattono. Tutti i cuori battono all’unissono quando passa la storia ». Orlando replica da par suo. L’esercizio provvisorio è approvato con 282 si e 34 no. La Camera si proroga. 17 Giugno. L’atteso immenso incendio divampa dal Mare del Nord all’Adriatico. Questo è il momento della suprema decisione. 18 Giugno. Il nemico ha valicato il Piave in varii punti ed occupa le colline del Montello. Col Moschin è stato perduto e ripreso con inaudito eroismo durante un uragano. Il mio ufficio stampa mi comunica un sintomatico articolo del grande giornale ufficioso di Vienna, la Mene Freie Presse. Dice : « Leggendo la stampa italiana, si ha l’impressione che il Paese si sia rimesso dalla sconfìtta di Capo-retto. Da informazioni di persona attendibile e di cittadini italiani risulta che Giolitti ha perso la sua popolarità. I socialisti dell 'Avanti! non sono abbastanza organizzati per opporsi al corso degli avvenimenti. Orlando ha iniziato una politica slavofila, sotto gli auspici dell’America, e sta svolgendo una grande azione per farsi alleati gli jugoslavi dell’Austria. Il Comando Supremo italiano appoggia questa politica. « La campagna anti-austriaca organizzata dall’Italia non