— 20 — data, come sembra, perduta (1), il primo che meriti un qualche ricordo è il veneziano Benedetto Ram-berti (1503-47), che fu segretario della Serenissima e percorse più volte, al seguito degli ambasciatori della sua patria, le regioni del vicino Oriente. Il racconto dei suoi viaggi a Costantinopoli, che si conserva in più copie manoscritte, fu dato alle stampe dal Manuzio nel 1539, e poi di nuovo più volte, in una raccolta che ebbe meritatamente larga notorietà (2). L’itinerario, compiuto nel 1534, segue la via di terra da Ragusa a Costantinopoli, passando attraverso Caribrod, Sofia, Va-karel, Plovdiv e Adrianopoli, ed è ricchissimo di indicazioni d’ogni genere, non escluso quanto interessa la coreografia storica della regione balcanica. Anche più dovizioso e non meno utile a questo scopo è Vlter Buda Adrianopolim anno MDCIII exara-tum al) Antonio Verantio (3): il Veranzio (1504-73), ch’era nativo di Sebenico, aveva occupato alte cariche (1) Cfr. Amat di S. Fiupro (P.), Biografia dei viaggiatori italiani colla bibliografia rlvlle loro opere, in « Studi biografici e bibliografici sulla storia della geografia in Italia », Roma, 1882, p. 249. Nulla aggiunge a quanto qui si legge, salvo alcune indicazioni bibliografiche, il Donazzolo (P.), I viaggiatori veneti minori, in « Memorie della R. Società Geagrafica Italiana » XVI (1930), pp. 49-50, (2) È l’aldina Viaggi fatti da Vinetia alla Tana, in Persia, in India et in Costantinopoli, Vinegia 1543 e 1545, f. 109 e segg. Per l’autore, cfr. Amat di S. Filippo (P.), op. cit., pp. 278-9 e Donazzolo (P.), op. cit., pp. 101-2. (3) Fu pubblicato a Venezia dal Milocco nel 1774 insieme col Viaggio in Dalmazia di Alberto Fortis (1741-1803), in fondo al volume. Il Donazzolo (P.), op. cit., p. 123 lo cita perciò male, lasciando cadere per giunta una serie di svarioni nell’articolo biografico che lo riguarda. I.’Amax di S. Filippo (P.), op. cit., p. 206 non ricorda che il titolo dell’itinerario.