— 316 — terreni meno umidi, a Saxifraga, Sedurti, Semjtervivum, etc., dall’altro, per contrasto, verso consorzi igrofili di tipo sostanzialmente non dissimile da quelli molto noti per altri esempi in Europa (1). 3. L’analisi fin qui fatta consente di proporre una suddivisione del territorio bulgaro in regioni fitogeogra-fiche, assumendo queste come unità distinte da un particolare comportamento floristico ed ecologico, che trovi insieme la sua espressione nei tipi di paesaggio vegetale e la sua giustificazione nei rapporti genetici, climatici, edafici, biotici, etc. che concorrono a determinarli. Una suddivisione molto semplice, e spesso adottata anche al di fuori da preoccupazioni propriamente geografiche, riconosce nel territorio bulgaro almeno quattro grandi regioni balcaniche: la danubiana, la tracio-m'a-codone, la pontica e la montana, comprendendo in que-st’ultima i gruppi del Rila, del Pirin e la maggior parte dei Rodopi. Limiti e caratteri di queste regioni non debbono essere qui discussi, tanto più che si tratta di uno schema destinato a sintetizzare in sostanza solo i contrasti fondamentali, e perciò meglio evidenti, che, da un punto di vista più floristico che fitogeografico, contrassegnano i territori compresi entro i confini dello Stato bulgaro. Il più recente, ed anche il più completo, fra i tentativi diretti a delimitare un certo numero di regioni naturali botaniche pel territorio che c’interessa, è quello del T u r r i 1 1 (2), il quale tuttavia, dopo avere dili- (1) Cfr. per questi Turrim. (W. B.) - op. cil., p. 130-1, 158, 164, 166 e 177. (2) Vedi specialmente, nell’opera più volte citata, il Cap. XIV, pagina 310 e seguenti.