II. LE CONDIZIONI GEOLOGICHE Indicazioni bibliografiche generali. — La letteratura geologica riguardante il territorio bulgaro è assai copiosa. Per non moltiplicare all’infinito le citazioni, mi limiterò a ricordare il saggio bibliografico di Nicolov (N.) e Radev (B. G.), Pregled na literoturata po geologijata, IHtleonlologijata, mineralogijatc, petrografìjata, minite, karierite i mine-ralnite vodi na Btilgnrija, in « Sbomik na bàlgars Akademija na Naukite» XXIII, kl. Prirodomatem. (1928), pp. 1-123, comprendente l’indicazione, ed un breve cenno riassuntivo, di tutti gli scritti venuti a luce dal 1828 al 1928. Il miglior libro d’assieme resta ancora quello dello Zlatabski (G. N.), Geologijatn na Btìlgarija, Sofia 1927 (redatto, dopo la morte dell’A. dal prof. P. Bakalov), che però risale al 1909 ed è perciò in molti punti oltrepassato. Eccellente, ma ferma anch’essa a questa data, è la rassegna critica dei progressi di questi studi fatta nell’introduzione (pp. 1-37), che resta fondamentale. In complesso si può dire che, mentre innanzi il periodo in cui operò lo Zi.aiarski, il contributo degli studiosi locali è relativamente modesto, questo tende a divenire preponderante negli ultimi anni ; tuttavia le grandi linee della geologia bulgara erano già state fissate, e l’attività post, bellica, più che ad esplorare è diretta a controllare, secondo vedute ed orientamenti teorici nuovi, il materiale già raccolto. È poi notevole anche la tendenza a riconoscere meglio, ossia con determinazioni via via più analitiche, le zone che erano rimaste vorrei dir in ombra durante la prima fase, necessariamente estensiva, di indagine. Riviste ed atti accademici vengono facendo via via sempre più posto a studi del genere (1); dal (!) Copioso sopratutto è il materiale raccolto nelle pubblicazioni edite a cura dell’Accademia bulgara delle Scienze, c nell’Annuario dell’Uni-versità di Sofia (Facoltà di se. fisiche e matem.); ma il numero delle