[ii.ii.i9] Programma della commissione economica *75 ii Febbraio. Ho speso la mattinata in un lungo colloquio con Orlando sulla necessità di far vive pressioni sugli alleati per la nostra sistemazione economica. Sono inquieto per l’atteggiamento di Sonnino, ma Orlando m’incoraggia a proseguire nella politica che ho in atto da tanto tempo. Egli mi comunica che alla conferenza interalleata per l’agricoltura che s’inaugurerà domani, il ministro Riccio non può intervenire, ed ha delegato me a sostituirlo. Discuto poi con De Martino e coi ferrovieri i problemi dei trasporti. Alle 12 seduta del Supremo Consiglio marittimo per la questione dei piroscafi tedeschi non consegnati; e alle 14 commissione del blocco per le eventuali misure da prendere contro la Germania. Alle 15 seduta plenaria della commissione economica per il programma. La sottocommissione di redazione presenta il testo del progetto che determina la competenza della futura commissione economica per la redazione degli articoli del trattato di pace. Precede l’indicazione delle misure transitorie votate il giorno 8, e che ora dovrebbero essere di competenza del Consiglio Supremo economico; segue l’indicazione delle misure commerciali permanenti, possibili e desiderabili, per sopprimere le barriere economiche e per stabilire su equa base il principio dell’eguaglianza delle condizioni commerciali nel commercio internazionale. Concernono fra l’altro la regolamentazione, le tasse, le restrizioni doganali; i trattati di navigazione comprendenti anche le stallie, controstallie, tasse portuarie; la soppressione dei metodi di concorrenza sleale, di falsità dei marchi commerciali e dei certificati d’origine, il dumping ecc. Segue ancora la materia dei contratti sospesi dalla guerra e dei reclami per danni subiti in causa di requisizioni, liquidazioni, sequestri o vendite di proprietà o di imprese nemiche, o per uso di brevetti, marchi o disegni, o per disposizioni legislative che hanno colpito il commercio coi