— 67 — Fischer (1), che per lungo tempo fece tetto, o quella recentissima del M a u 11 (2), destinata forse a sostituirla, ma dove ai singoli stati è fatta una parte relativamente modesta, come quelli che rientrano tutti nel quadro più generale dell’intera penisola balcanica, l’unico scritto in cui della Bulgaria e delle sue condizioni geografiche si discuta con una certa ampiezza e da un punto di vista strettamente geografico, è quello del-l’IscHiRKOt'F (A.), Bulgarien, Land und Leute, Leipzig, 1916 (in 2 voli.), al quale avremo occasione di richiamarci frequentemente (3). La parte relativa al rilievo ed alla morfologia vi occupa una settantina di pagine (I, 31-99), ma è purtroppo un po’ invecchiata: nel capitolo stesso è poi contenuto anche tutto quanto concerne le condizioni geologiche e l’idrografia. Quanto a scritti che contengano idee generali sulle forme del rilievo e sulle 6ue caratteristiche complessive, oltre quelli già ricordati in testa al precedente capitolo, è da vedere sopratutto Oestreich (K.), Reise in Bulgarien ¡917. Eine Uebersicht der grossen Formen bulgarischer Land• (1) Cfr. Fischer (T.), Die südeuropäischen Halbinseln, in « Länderkunde von Europa » del Kirchoff, Wien, 1893, III. Ricordo questa sola, fra le tante opere consimili che si potrebbero citare, perchè, data la Bua eccellenza, rappresenta un punto fondamentale nelle nostre conoscenze dei paesi mediterranei, si che meritò a ragione di essere ritenuta classica. (2) MaUll (O.), Länderkunde von Südeuropa, Leipzig-Wien, 1929. La parte che tocca della penisola balcanica è senza confronto la più ampia e la più riuscita (per le altre penisole mediterranee l’accoglienza della critica non è stata unanime, nè entusiastica) e rappresenta indubbiamente uno dei saggi migliori della moderna letteratura geografica. Tuttavia la trattazione risente sensibilmente del diverso grado di preparazione del suo autore, da zona a zona: nel caso della Bulgaria, per es., quanto riguarda le condizioni orografiche e morfologiche delle regioni occidentali è lasciato quasi tutto in ombra. Di più il capitolo destinato ad illustrare gotto questo aspetto l’intera penisola non occupa più di una trentina di pagine. Comunque, il volume del Maull è indubbiamente il migliore, fra i recenti; ritengo perciò inutile elencare una filza di scritti del genere comparsi in Germania o fuori. (3' Di carattere generale sono anche i due scritti dello stesso autore: Bilgarija, geografite.iki beleiki, Sofia 1910 (in bulgaro), e Oro-und Hydrographie von Bulgarien, Sarajevo, 1913, la cui materia è però rielaborata nell’opera di cui eopra.