— 113 — zoiche e mesozoiche, che mancano invece quasi compieta-mente come s’è visto, nel dominio proprio dei Rodopi. Anche lì come qui l’originaria zolla sollevata andò soggetta, dopo una più o meno profonda degradazione, a disturbi tettonici che la fratturarono, separando bacini e conche analoghe a quelle di cui s’è detto, coi soliti tratti di valle a forra, quando pure non rimasero, questi bacini, del tutto serrati entro i loro margini montuosi. Tali disturbi, verificatisi dopo che sull’imbasamento cristallino si erano accumulate sedimentazioni del mesozoico superiore, rimontano ad un periodo geologico non lontano, e conferiscono alla morfologia della regione carattere di giovinezza. Per contro, il decorso delle correnti fluviali, che, dopo aver divagato nelle basse zone di affondamento, sono costrette ad aprirsi il passo attraverso le barriere sollevate che le imprigionano, ci riconducono ad un reticolo idrografico indipendente dalla struttura attuale, e perciò più antico di questa. Di qui il contrasto già avvertito fra le incisioni fresche che l’epigenesi ha determinato fra bacino e i resti, i testimoni, come direbbero i trattatisti, del più vecchio paesaggio morfologico. Frazionandosi in una serie di piccole unità nettamente staccate le une dalle altre, la Bulgaria occidentale rimase chiusa ancor più della regione nord-balcanica non solo all’influenza mediterranea, ma ai rapporti con le civiltà vicine, e la sua popolazione venne a poco a poco aussumendo quel carattere di isolamento, che è uno dei motivi più di frequente chiamati in causa per dar ragione delle complicate vicende della storia locale. Morfologicamente come geologicamente, gli sproni montuosi che frangiano i bacini continuano senza apparente interruzione i gruppi maggiori da cui li hanno separati i solchi fluviali, e ne ripetono i caratteri. Perciò un ordinamento razionale è difficile. La stessa abbon- 8