— 332 — (Zeus faber; anche Zeus pungís), l’orata (Chrysophrys auriita), etc. ; specie migranti che sono abituate a vivervi, ma non penetrano nelle zone lagunari e deltizie, quali lo sgombro, le triglie (Mullus barbatus e surmuletus), diverse varietà di sardelle (Clupea sulniae, Sardina euxi-na, Sardina dobrogica, Engraulis eucrasicholus /tonti-cus (1) e di aterine (Atherinti. pontica e hepsetus) il pa-lamida (Pelamys sarda), il sargo o sparetto (Sargus annularis), l’ombrella (Cornino nigra), il girella (Julis vulgaris), il perego (Serranus scriba),Temnodon salvator. Salmo labraxe ponticus, Umbrina cirrhosa, etc. (2); pesci che popolano le zone basse prossime alla linea di spiaggia e si avvicinano a questa durante l’epoca della riproduzione, come i rombi, le sogliole, le rondinelle, gli anzoletti, le raie, i ragni, i sorzi, i trochinidi, Gadus euxinus, Belone acus, Arnodites cicerellus, Ctenolabrus iris, molti dei quali si ritrovano anche nei mari attorno alla Sicilia; e finalmente gli Sturionidi, i Ciprinidi, i Clupeidi (Clupea cultiventrix e delicatula, Aiosa pontica e Nordmanni), i guattì o gofidi, i pleuronecti (Pleuro-nectes flesus), dotati tutti di un alto grado di eurialinità. Questo ultimo gruppo interessa appunto l’area dei li-mani, dove i suoi componenti trovano il luogo più opportuno alla loro moltiplicazione, ed un plancton idealmente adatto al loro nutrimento, mentre la fascia lito- (1) Un’altra specie, E. e. maeoticiis, vive nel M. d’Azov e nella parte orientale del M. Nero; ambedue sono diverse da quelle del Medi-terraneo. (2) L’epoca dell’arrivo, i movimenti ed il periodo d’arresto nel M. Nero di queste specie migranti o di quelle che vi entrano sporadicamente sono determinati da speciali condizioni di salinità e di temperatura, e variano perciò da anno ad anno. Anche questa è una ragione per cui l’importanza economica di tali gruppi di pesci la cede grandemente ai due successivamente indicati nel testo.