— 177 — feriori a quelli autunnali (1); due caratteri che sono in netto contrasto con ciò che avviene nelle regioni montuose più interne su ambedue i lati del cimale balcanico, e che tendono invece a modificarsi man mano si procede verso SO. o verso SE. Come si spiega questa curiosa anomalia? Evidentemente le piogge primaverili vanno messe in rapporto con la presenza di minimi barometrici (aree cicloniche) nel Mediterraneo centrale e nel Mar Nero, se non che le une e le altre si esauriscono rapidamente dinanzi all’ostacolo dei Balcani, sì che solo poca umidità arriva a N. : appunto per questo Bela Slatina segna un minimo assoluto, anziché in dicembre od in febbrajo, addirittura in marzo, con quantità che restano molto al di sotto della media. In condizioni particolarmente sfavorevoli è poi la zona compresa fra Popovo e Kemanlar, dove, toccandosi un valore medio annuo piuttosto basso (sotto i 600 mm.), l’aridità primaverile risulta ancora più pronunciata. Il passaggio dalla fascia collinare alla zona piatta lungo il Danubio ed alla Dobrugia è contrassegnato da un rilievo sempre più evidente di questi caratteri fondamentali, sì che il loro esame analitico avrebbe scarso interesse (si vedano comunque i diagrammi di Kemanlar, Nikopol e Svistov) ( 2), Interessa invece notare che l’aumento delle « punte » si verifica del pari man mano si procede verso O. ; qui però il fatto che più dà nell’occhio è che i massimi tendono ad anticipare in confronto al resto del paese, mentre permane una più (1) A Svistov le due stagioni assommano il 21% delle precipitazioni annue, a Biala il 20%; a Bela Slatina l’inverno segna il 22% e la primavera il 20%, a Popovo rispettivamente 22% e 18%, a Kemanlar 23% e 19%. (2) Nikopol: . = 24° 54', H=41 m., precipitazioni medie annue 587 mm. *