548 Depressione fisica di Orlando [n.v.ig] riparazione fra gli Stati successori dellTmpero austro-ungarico. Orlando ha fatto rinviare lo studio della questione, per una precisa proposta, al nostro comitato. Al Qjuai d’Orsay si sono radunati i ministri degli esteri per fissare, d’incarico dei Big Four, le frontiere tra l’Austria e la Jugoslavia. Sonnino ha insistito perché non vi sia interruzione di comunicazioni fra Trieste, l’Austria e la Boemia, con assegnazione di territori intermedi agli jugoslavi. Ne è sorta una vivacissima discussione. Sonnino è stato costretto ad accettare una soluzione provvisoria, che non risolve niente. In tutta la materia politica andiamo sempre peggio. L’ambasciatore francese a Roma, Barrère, partito da Roma per venire a Parigi, certamente allo scopo di informare il suo Governo dei pericoli che incombono, dato lo spirito pubblico mutato in Italia, è stato fermato a mezza strada da un telegramma di Clemenceau e invitato a tornare in sede. ii Maggio. È domenica. Mi sono coricato a tarda notte e di buon mattino sono in ufficio con D’Amelio, Jung, Sinigaglia, a ripassare tutte le questioni con l’Austria. Mettiamo in carta una serie di problemi da sottoporre ad Orlando e alle dieci ci rechiamo da lui. Egli ci ascolta distrattamente, stenta ad esprimersi, è evidentemente sfinito. Ne siamo tutti spaventati, e ultimata l’udienza ci comunichiamo con vivo dolore la nostra unanime impressione. So per dolorosa esperienza personale che cosa sia l’esaurimento nervoso. Non si dorme, non si digerisce, a poco a poco il cervello stanchissimo si offusca. Il sistema nervoso è alterato, vengono a mancare le reazioni, la volontà è afflosciata, il giudizio incerto. L’ammalato non si rende conto della propria minorazione, i nervi lo portano anzi tratto tratto ad una febbrile atti-