— 186 — procede da N. verso S. le due « punte » vanno uguagliandosi, e le sue precipitazioni invernali si fanno più abbondanti (1). A Varna i mesi dal dicembre all’aprile rimangono ancora al di sotto della media mensile, ma a Burgas il dicembre la supera già, sì che il minimo principale, anziché cadere, come a Varna, in febbrajo, si localizza in settembre, mostra cioè un andamento del tutto diverso da quello proprio dei regimi sublitoraneo e continentale. Va da sè che questo comportamento, al quale si trova chiaro riscontro nel campo fitogeografico, deve essere messo in rapporto col vicino litorale egeo, non col Mar Nero. Lo mostrano i diagrammi di alcune delle stazioni relative alle estreme zone meridionali della Bulgaria, nelle quali i regimi pluviometrici realizzano, in diverso grado da luogo a luogo, la transizione ad un tipo marittimo, come naturalmente sarebbe possibile trovare solo sulle stazioni costiere. I diagrammi di Orta Kioi e di Ljubimec (2), ambedue nella media valle della Marica, presso i confini greco e turco, tradiscono già il significativo gonfiarsi del massimo invernale, che tra novembre e dicembre supera la « punta » primaverile del maggio-giugno; in pari tempo il minimo principale, anzi che d’inverno, cade d’aprile, ma con un salto così brusco, che le precipitazioni primaverili rimangono ancora leggermente superiori alle autunnali (26% contro 24%). L’inverno è perciò la stagione più piovosa (30% a Orta Kioi, 28% a Ljubimec), l’estate la più asciutta (20% (1) Rappresentano a Varna il 19% del totale, ma già il 22% a Me-semvrija ed il 24% a Burgas. (2) Orta Kioi: