214 La flotta commerciale austriaca [3.XI1.18] oltre 600.000 tonnellate, che fanno gola a tutti e special-mente agli inglesi ed agli jugoslavi. Urge altresì organizzare l’alimentazione dei paesi vinti, e che mi siano immediatamente ricostituite le riserve che io ho già adibite a tale scopo, prevenendo l’azione americana. Se non si provvede subito a risolvere queste grosse questioni con l’incontrastato e totale mantenimento dell’organizzazione interalleata dei trasporti, andremo incontro a giorni molto difficili. Non posso a meno di considerare con la più viva ansia il prossimo futuro. Orlando e Sonnino s’immedesimano pienamente delle mie preoccupazioni ed approvano i miei suggerimenti. Parleranno oggi stesso di tutti questi argomenti alla conferenza degli Alleati. Avendo cosi compiuto la prima parte della mia missione, vado a far visita a Sir John Beale, capo del Wheat Executive, onde intrattenerlo sui rifornimenti ai nemici, e poi a Sir Harris del Transport Council. La sera la colonia italiana offre un grande pranzo ad Orlando, a Sonnino, a me, all’ambasciatore Imperiali. Discorsi ed allegria generale. La giornata di oggi può ben dirsi storica per le quattro sedute tenute dai ministri alleati. Lloyd George ha convocato davanti ai ministri delle tre Nazioni alleate tutti i grandi capi della politica e delle forze armate britanniche e tutti i capi dei Dominii che si trovano attualmente a Londra. Sono state prese deliberazioni di principio della più alta importanza col consenso unanime di tutti gli interpellati. Lloyd George si prepara cosi non solo alla discussione della conferenza vera e propria che si inizierà coll’arrivo di Wilson, ma lancia anche il proprio programma per le prossime elezioni inglesi; ed ho l’impressione che l’entusiasmo dei discorsi elettorali trascini il Primo Ministro inglese al di là dei limiti che sarebbero imposti dalla serena visione di una pace veramente giusta e duratura, qual è proclamata da Wilson. Lloyd George con frasi po-