582 Una clausola nociva all'Italia [■9-v.ig] ma non nel testo francese. Io ero riuscito a farla scartare anche dal testo inglese, perché evidentemente nociva all’Italia, che è entrata tardi in guerra con la Germania: ed ora si vede sempre più come tale ritardo sia stato nocivo ai nostri interessi, perché dà agli alleati il pretesto di sostenere che non avremmo ottemperato al Trattato di Londra. Ma, non so come, la frase è stata nuovamente introdotta nel testo inglese soltanto, e certamente all’ultimo momento, quando noi eravamo assenti dalla conferenza. Cosi ci è sfuggita, perché tutte le ultime discussioni e revisioni della commissione ebbero per base il testo francese. Ma ieri è stata introdotta anche nel testo francese, e in modo definitivo. Tutto ciò ha un sapore diplomaticamente inqualificabile; fatto sta che il testo del-l’art. 232, il quale è stato approvato dalla commissione nei seguenti termini: «La Germania pagherà tutti i danni cagionati colla sua aggressione », oggi invece sostanzialmente suona: « La Germania pagherà tutti i danni cagionati con la sua aggressione, durante il periodo in cui ciascuna Potenza si è trovata in stato di guerra guerreggiata con la Germania». Se non si trova un rimedio, l’Italia, per l’introduzione di questa frase, perderà almeno due miliardi. La giornata è stata dunque nerissima per gli interessi italiani. Nella tarda serata faccio una lunga passeggiata con De Martino; ci sfoghiamo a vicenda. Sonnino ha avuto stamane un lungo colloquio con Miller, ma senza alcun risultato. Oggi ha avuto luogo una lunga seduta nel Consiglio Supremo economico, nella quale in mia assenza l’Italia era rappresentata dall’on. Dante Ferraris e dal comm. Attolico. Si sono trattati molti ed importanti argomenti: blocco dell’Ungheria, relazioni con la Germania, blocco della Germania, esportazioni tedesche, amministrazione dei territori occupati, pagamento dei viveri che la Francia ha for-