[28.11.18] Lo scandalo dei cascami 59 onorata dell’amicizia della famiglia Gnecchi ed è impossibile che il venerato capo di questa tradisca la Patria. Trovo Bonicelli molto impacciato. Capisco che si tratta di una montatura del gabinetto nero di Nitti. Bonicelli mi lascia capire che seguiranno altri gravi fatti del genere. 28 Febbraio. Ho radunato tutti i miei collaboratori al commissariato per la definitiva stesura dei nuovi decreti. Alle quindici comincia la discussione in Senato sugli approvvigionamenti dei generi alimentari e del carbone con un lungo e minuto discorso dell’on. Maggiorino Ferraris, seguito da altro discorso, per me lusinghiero, dell’on. Maz-ziotti. Lo scandalo dei cascami seta si è allargato. Nuovi arresti sensazionali. Eppure è chiaro che si tratta di una montatura e che i cascami incriminati furono esportati d’accordo col ministero delle finanze, quando la loro esportazione non era vietata, e neppure era vietato il commercio con la Germania, colla quale non eravamo in guerra dichiarata. I Soviet hanno abbandonato la Curlandia, la Livonia, l’Estonia, l’Ucraina e la Bessarabia. I tedeschi marciano su Pietrogrado, indifesa, perché l’esercito russo è sfasciato, non esiste più. i° Marzo. Continuano le udienze al commissariato e la preparazione di nuovi decreti. In Senato grande discussione sullo scandalo di Milano. Meda fornisce chiarimenti, ma si rimette all’autorità giudiziaria. Nitti interviene nella discussione affermando di avere prima di chiunque conosciuto i fatti incriminati e di averli denunciati all’autorità giudiziaria. Rimane da vedere se non ha agito con leggerezza. Si capisce come gli altri ministri non possano più intervenire, e che solo l’autorità giudiziaria possa ormai fare giustizia.