22 Maggio. Arriviamo a Parigi alle ioI/2. Troviamo alla stazione Son-nino che si affretta a prendere a braccetto Orlando ed a salire con lui nella stessa automobile; è evidentemente ansioso di notizie. Io ritorno all’albergo con Stobbia ed Attolico. Dopo colazione, colpi di scena. Barzilai ha telegrafato che ritornerà subito a Parigi per riprendere il suo posto nella delegazione. Ha la madre gravemente ammalata. Mr. Frazier, segretario di Lloyd George, ha telefonato al prof. Giuseppe Gallavresi, addetto alla segreteria di Orlando, di essere autorizzato a comunicare ad Orlando che Wilson non si oppone più all’applicazione del trattato di Londra, pur rimanendo contrario all’annessione di Fiume all'Italia. Ma poiché sappiamo da un pezzo che Wilson è disposto a lasciar erigere Fiume in Stato libero, è chiaro che si delinea la possibilità di risolvere rapidamente il problema adriatico. Frazier ha soggiunto che Lloyd George vuole vedermi subito per regolare la questione della flotta mercantile di Trieste, di Fiume e degli altri porti adriatici. Dunque Lloyd George non è più intransigente al riguardo e si delinea la possibilità di avere soddisfazione anche per la nostra marina mercantile. Gallavresi si è precipitato nel mio ufficio per comunicarmi le due notizie che lo riempiono di gioia. E poco dopo ricevo una telefonata da Clémentel che vuol venirmi a trovare. Infatti arriva nel mio studio. Mi dice di essere sempre inquieto sulla nostra posizione; e poco a poco mi fa ca- 38.