Dissertazione (lati diilinti col titolo di Cardinali, che erano Rettori {labili di quella Chiefa Battefimale, cioè Parrocchiale, o pure di qualche Diaconici ,• perciocché così erano appellate le Caie pie, iilituite per nutrire Poveri, Pellegrini, o Infermi, unite ad alcuna Chiefa o Oratorio, di cui era Rettore fi ilo, cioè perpetuo Amminiilratore un Diacono. I primi fi appellavano Preti Cardinali, i fecondi Diaconi Cardinali. Anticamente poi, come anche oggidì, que’Vefcovi, che ricevevano una Chiefa o vogliam dire Diocefi, da governare {labilmente, ficcorne Pallori proprj e Tito-lari di quel gregge, fi truovano talvolta chiamati Vefcovi Cardinali: a differenza d’altri, che erano deputati tranfitoriamente al governo di qualche Dioceii, o perchè non era peranche eletto il proprio Pallore, o perch’efib era lungi in fervigio della Santa Sede, o perchè cacciato da i Regnanti: perchè queili non s’intitolavano mai Cardinali. Chi dunque otteneva il'Titolo, cioè il poffeifo proprio ed immobile di una Chiefa Epifcopale o Parrocchiale , ( il che fi diceva lncardinari ) eTercitava poi ivi {labilmente la fua autorità, poteva ancora chiaroarfi Cardinale, non già perch’ egli foife il Primo e Principale fra i Preti ini’ervienti a quella Chiefa , ma perchè a lui i’olo ne apparteneva la cura e il reggimento: laddove gli altri Preti erano {blamente Tuoi Ajutanti e Miniilri. Vero è, che il Cardinale Bellarmino nel Tomo. I. Cap. 18. de Cie-ricis fcriile trovarli in Synodo Sancii Grecjorii Magni tres Presbyteros Cardinale* Tituli Sancite Bibiance, duos Sancii Damafl, duos Sancii Silvejlri , & duo Sanclorum Apojlolorum: ma egli non usò in così dira la con-fueta fua attenzione. Non fon chiamati Cardinali quei, che intervennero a quel Concilio , ma folamente per efempio Presbyter Sanclce Bibia-uve. Ora, come poco fa dicevamo, oltre al Parroco o Diacono (labile Pvettore della Chiefa, v’erano altri Preti e Cherici, che fervevano alla Chiefa medefima. Però al Concilio Gregorio fi fottofcrive Lauren-tius Presbyter Tnuli Sancii Silvejlri, che veramente era il Titolare e Cardinale di quella Chiefa. Sottofcrive ancora Johannes Sancii Silvejlri. Quefti era femplice Prete, aggregato a quella Chiefa pel fervigio d’ clTa. Però da quelle tenebre non s’ha da cercar lume. Si può credere originato il nome di Cardinalis dal verbo Cardinare, e Incardinare, ufato da gli antichi per connettere, incorporare, inferir qualche cofa fidamente in un’altra. Vitruvio nel Lib. XVI. Cap. 2.0. dell’Architett. chiama tignum inca/dinanim quel trave, che inferito e infifTo inter duos fiapos . Da effo ancora fono nominati fcapi Co.rdinales fitti nelle porte. Aggiungati Caiìiodoro , il quale nel Lib. VII. Variar. Epijl. 31. a nome del Re feri ve così: Ut quia obfsquiis nojlrts Principerà Cardinalem deejfe non p.itimur, tu ejus locum Vicaru nomine in Urbe Roma jolemmter debeas continere. Cioè eiTendo ilato chiamato alla Corte il Prefètto del Pretorio, chiamato qui Principe, per aiiìllere a gli affari del Re, finch’ égli tor- v