Settantesimaterza. 4 63 ciò eflb Re la conferma in favore di Umnobaldo vero Abbate. Quefla di" viiìone de’Beni de! Moniftero di Bobbio formo pofcia una inabile confue* tudine , così che una porzion d’effi fi concedeva da i Re in Benefizio a qualche Eccleiiaibco, o pure ad uno de i Grandi Secolari (i quali perciò fi trovavano appellati Abba-Comiies da alcuni Scrittori ) e però niuti de’ fufieguenti Re (ì faceva fcrupolo di Seguitare in ciò le pedate de’iuoi Anteceffori . Ho'qui per teftimonio una Carta di quelle, eh’ io più dell’ altre foglio ftimare come preziofe Memorie , ricavata dall’ Archivio di effo Moniftero di San Colombano : cioè un Placito teuuto in Pavia nell’Anno 915. da Odelrico Vatto e Metto di Berengario I. Re,eSften-te nella medefima Città , in cui Theodolaflìo Abbate e i Monaci di Bobbio evincono la Corte Barbada contra di Radali0 Come e Marche/e, il quale pretendeva, alongo tempore Curtem ipjam, quir diciiur Barbacani , curtt fua pertinencia pertinet de illam portionem, quam confuetudo fuit in Beneficio dandi. Infifteva all’incontro 1’ Abbate, eh’effa Corte non appartenne alla porzione, per così dire, fecoiarizzata ; ma bensì all’altra, quee per-tinere deberet de portionem & ufum Frairum Monachorum ipfius Monaflerij.. Chi fotte quefto Radaldo Cornee Marche/e, e a qual Marca egli prefedef-fe , non l’ho potuto trovare, con accufare perciò la negligenza de gli antichi, che non penfarono a rendere più noti ai poftew i Perfonaggi, che erano notiffimi allora. In oltre, come ho dimoftrato nella Parte I. Cap. ì6. delle Antichnà EftenS Oberto Marcheje e Conte del Palalo, uno de gli Antenati della Sereniffima Cafa d’Ette , nell’Anno 972. godeva a titolo di Benefizio Monéfierium Sancii Columbani da parte Domnorum Ini-peratorum . NE’medeSmi tempi ad una pari calamità fu fottopofto l’infigne Mo-nìfiero di Nonantola, fituato nel territorio di Modena, e confiderato per la fua ricchezza uno de’primi d’Italia. La Sngolar Pietà de’Monaci fin dal fuo principio fruttò a quel fiero Luogo gran copia di Beni, che furono poi cagione della fua rovina , gareggiando molti per ottenere sì buon boccone. E che prima dell’Anno 837. alcuno tentatte di occupar- lo, fi può ricavare da un Diploma di Lottario I. Imperadore dato in quell’ Anno, in cui proiettando d’avere trovata tantam devotionem ibidem in di-vinis, pofcia comanda, ut nullo in tempore alicui com'utaiur, nifi eorunt ( Monachorum ) elect’one & confenju . ConfervaS tuttavia effo Diploma nell’ Archivio di quel Moniftero , Archivio una volta ricchifiìmo , ma da ce to anni in qua fvaligiato da qualche Commendatario; e parve a me Originale, sì per la forma de’caratteri, come pel Sig’llo di cera tuttavia infitto nella membrana , fe non che lo ttile e la fintafìì difettofa mi fecero alquanto dubitare dell’origine fua. Ma non potè quatto Privilegio impedire, che i Succeff. ri di Lottario conferiffero l’Abbazia Nonantolana a de gl’illegittimi Abbati. Adelardo Vefcovodi Verona, adocchiata que-