SeSSANTESIMAQUINTà: 311 nìbus effe invetuantur , diflringantur ( cioè fi correggano ) ab eo, in cujus mundio fune , ut regulariter vivant . Ma dappoiché prefe piede la detefta-bil ’ ufanza , che le Badie , e particolarmente le più ricche, fi deiiero in Benefizio o governo a perfone Secolari, o pure ad Ecclefiaftici non Monaci, non pe rvantaggio , ma per rovina de' Monifrerj, del che fi tratterà nella DiiTert. LXXllI. o pure perchè nelprogreiTo del tempo anche i migliori Iftituti togliono decadere : certo è , che leguitò ad andare di male in peggio 1’Ordine Monaftico , fenza più vederli que’ tanti efem-pli di virtù, che aveano in addietro illuftrata laChiefa. Ma perciocché i Principi Ecdeliaftici e Secolari, o non potevano, o non volevano accudire a i rirnedj d’ un male , che ogni dì più andava crefcendo , foriero alcuni buoni Monaci ( giacché Dio non ne lafciò mai mancare il fe-me ) i quali con grande animo imprefero la cura di tanti difordini. I primi furono i Cluniacenfi in Borgogna , che illituirono la Riforma, e ficcome la lor Congregazione abbondò lungo tempo d’ uomini fanti, così molti/fimi Monifterj anche d’Italia aderirono alla lor difciplina. Altre Riforme fi videro poi fatte in Italia da i Santi Romoaldo, e Giovanni Gualberto, ed altrettanto fecero in Francia i Ciilercienfi, ed altri piiffi-mi Monaci, di modo che anche nel Secolo XI. e XII. ne ufcirono illu-itri perfonaggi , che portati alla Cattedra di San Pietro l’ornarono dì molte riguardevoli virtù,- e diverfi Monifterj fiorirono per 1’ oifervanza Regolare , e con odore di fantità : Tale fra gli altri fi mantenne il celebre di Monte Cafino , ed era sì ftabilito il buon credito di que’Monaci alla Corte del Greco Imperadore, eh’eflì , allorché il Popolo Criftiano nell’ Anno 1098. fece la prima Crociata in Oriente , per liberare di mano de gl’infedeli la fanta Città di Gerufalemme, fcriflero all’ Imperado-re Aleiiìo pregando di porgere ajuti all’efercito de’Franchi. Efiile tuttavia nell’Archivio Cafinenfe la rifpofta d’effo Augufto data all’Abbate , in cui promette i richieftì foccorfi, come rifulta dalla Carta, ch’io ho dato alla luce, con due altre del medefimo Imperadore. Vennero pofeia a rinforzare la Chiefa di Dio fui principio del Seco- lo XIII. altri Ordini Religiofi , e fpezialmente le infigni famiglie àz'Predicatori e Mmori. Quello, che una volta accadde a i Benedettini , iì offervò rinovato in quefti. Cioè la lor pietà e dottrina traile gli animi di ognuno ad ammirarli ed amarli, ed ogni Città gareggiò in ammettere il loro iftituto , e in fabbricar Conventi per comodo d’effi. Succedero-no appreifo altri nuovi Religiofi, e loro ancora conceduto fu albergo e foftentamento. Divife le Città come in quattro quartieri, uno fe ne pre-lero i Predicatori, un’ altro i Minori, e ne gli altri fi adagiarono i Carmelitani, e Romiti Agoftiniani, o pure i Servi di Maria. Rivolrofi a quefti nuovi oipiti tutto il Popolo non frequentava fe non le loro Chiefe per ricevervi i Sacramenti e la fepohura < di modo che varj lamenti fi fve-Diff. hai. Tom. III. X glia-