Z I o Dissertazione & Canoni^cittone Servorujfy Dei ; e però altro non ne dico io. Ma nora vo’ tralafciar di dire, che ci furono di quelli, i quali da che nel loro paefe venne a morte qualche domito o Pellegrino ilraniero con odore di Santità, e gran concorfo fi fece al di lui Sepolcro , finalmente per dare un miglior colore alta fcura di lui origine, e rendere più luminofa la Aia fama e il Luogo della Sepoltura, fi figurarono , e perfuafero anche a i Popoli, che sì fatti ilranieri difendevano dalla profapia di qualche Re o Principe. Celebratifiìmo è da molti Secoli lo Spedale di San Pellegrino, fituato nell’Apennino, e nel Territorio di Modena, come ho moilrato altrove, dove concorrono da tutti t circonvicini paefi le genti pie per venerare ivi il Corpo incorrotto del n>edefimo San Pe’lle-grno. Come porta la fama, non nata in quelli ultimi tempi, e come il noilro Vedriani nelle Storie di Modena, e Cefare Franciotti Lucche-fe , ed altri hanno fcritto, Padre di quello Santo fu un Re di Sco^a . Ma egli per amore di Dio rinunziando al Regno, e alle pompe del Secolo, e meffofi a pellegrinare a i Luoghi fanti, finalmente fi fermò ne’noftrt monti, e venuto a morte fu creduto degno de gli onori, e del nome di Santo. Che abili teftimonj fi adducano di quello fatto, noi so io dire. Come poi vadano ben d’accordo in tal propoiuo le o-pinioni dell’ignorante Popolo, fufcitate da qualche inventose poco fcru-polofo, fi può imparare da un altro fatto. Il Summonti nel Tomo I. della Sroria di Napoli, per tacer altri Scrittori, ci fa fapere, che nell’ Anno il 13. Pellegrino Figlio del Re di Scoria, depollo qualunque detide-rio del Regno, e delie cofe terrene, tutto fi diede a 1 digiuni, alle o-razioni, e alle mortificazioni del corpo, e dopo aver compiuti molti pellegrinaggi a i più celebri Santuari » pal'sò a Napoli, dove rinomato per molti miracoli terminò il fuo corfò ; il cui facro Corpo tuttavia fi o.nora in una Chiefa , che porta il fuo nome. Aggiugne il Summonti, che Genitori di quello Santo furono AleiTandro III. Re di Scozia, e Santa Margherita Regina, la cui feda fi celebra nella Chiefa Romana nel dì 10. di Giugno. Non occorre punto moilrare, quanto cotale affezione fi allontani dalla vera Storia Scozzefe. A noi baila di fapere, che quelli due Pellegrini furono proclamati Santi, e fpacciati per Figli d’un Re de gli Scozzefi. Qual pofcia de i due fopr’accennati Popoli prendere in pre/lito, 0 rubaiTe dall’altro così viftofa origine d’eifi due Pellegrini, de’quali nè pur feppero additarci il proprio nome, lafcerò cercarlo ad altri. Affai s’accorge ciafcuno, che sì bel pregio di nafcita fu finto o lìa inventato, per dar più credito a i lor facri depofiti e Luoghi. Del reito noi rroviamo in Roma anche a’tempi di Papa Leone III. cioè circa l’Anno 804. Oraiorium Sancii Peregrini, quoh poniiur in Hofpuali Dominico ad Naumachiam j di maniera che fi vede poilo quello nome a varj antichi Spedali. E qui mi torna in mente ciò, che mi narrò lina