SESS ANTESIMASECONDA. 285 menzione di effa Regola, o pure Regu.la.ris obfervantice . Furono celebri una volta varie Congregazioni loro, come la Pertuenfe, la Lucchefe di San Fridiano, quella di Mortara &c. Pochi efempj ne recherò. A-vea la ConteJJd Madida polli i Canonici nella Chiefa di San Cefario, nel Cartello d’ eff© nome, del diilretto di Modena. Dopo la di lei morte i Monaci di Nonantola moffero lite a que’ Canonici , pretendendo quella Chiefa di lor diritto. Fu agitata la lite in Roma, e Papa Callido II. con fua Bolla dell’Anno 1123. ne confermò il poffeiTo a’Canonici, chiamandoli Regulares Fraires, con tutte le efenzioni. Ma non paf-sò gran tempo, ch’effi Canonici o per l’altrui potenza, o per loro difetto, perderono quella Chiefa, che fu conceduta a i Mònaci di Poli-rone. Il che non ii dee credere, che tornaile in difonore de’ medefimi Canonici, perchè quand’ anche alcun loro Collegio foffe decaduto dall5 ©fiervanza, tant’altri ve n’erano, che efattamente mantenevano il fa-cro loro iftituto. Lo ileffo fi dee anche dire de’ Monaci. Vero è, che la Conteffà Matilda, e Beatrice fua Madre, come di-fopra avvertì Do-nizone, credevano i Monaci, plus quarn demos, venerandos. Tuttavia Bernardo Vei’covo di Verona nell’Anno 1127. per teilimonianza dell’U-ghelli, cacciò i Monaci dal M©niftero di S. Giorgio, e vi mife i Canonici Regolari. Ecco le parole di quel Prelato nel Tomo V. dell’Italia facra. Ecclejiam Dei & Sancii Georgii in Braida [itavi, fed tam in fpi-ritualibus, ¿¡narri in temporalibus in ultimo dejìruclam , ob Dei amorem & cnimce mece redemptionem rejlaurare ac ordinare dìfpofui. Fuerat enim quondam & prius Puellarum, & poflmodum Monackorum Ccenobium. Sed in u-trisque Veneris poftribulum, Diaboli poìius quam Dei exùterat Templum. Expuljis ergo exinde Dei blafphemaioribus, Religiofos ibi Clericos ordinavi, qui Dei gratta Canomcorum ccelibem ducunt vitam, & Regulam obfervant Canonicam Dei . Frutti fon quelli dell’ umana condizione , de i quali non ne mancherà nè pure alle future etadi. Vedi il Baluzio all’ Epistola 29. di Lupo Abbate della Ferriere. Ho io pubblicata la Bolla di Papa Innocenzo II, dell’Anno 1134. in cui egli cacciò dalla Chiefa di San Cefario fuddetto i Canonici Regolari, e la diede a i Monaci di San Benedetto . Così i Marchefì di Elle nel Luogo detto Alle Carceri del territorio d’ Elle fabbricarono un Moniilero , e v’ introduiTero i Canenici Regolari, ma col tempo fu dato quel Luogo ai Monaci Canaaldeleiì. Oggidì è fecolarizzato. Sinibaìdo Kefcovo di Padova nell’Anno 1122. confermò i Privilegi eff° Moniilero, come colla dalla fua Bolla. In un’ altra di Gerardo Vejcovo ixmilmente di Padova dell’Anno 1181. que’Ca-nonici fon detti vivere fecundum Beati Augujiini injlitutionem, & Fra-trum Portuenjìum Regulam. Tralafcio qui altri Documenti fpettanti a quel facro Luogo. Ho io poi data alla luce una Bolla di Arnolfo III, Arcivefcovo di Milano