[7-ni.ig] Rottura delle trattative di Spa 325 il loro Governo forse anche autorizzato ad importare cereali direttamente dall’Argentina. Il delegato inglese dichiarò che gli alleati intendevano migliorare l’approvvigionamento della Germania, ma che mantenevano la richiesta dell’osservanza dell’armistizio. Intanto si fornirebbero subito 270.000 tonnellate di viveri. Replicarono i tedeschi che l’approvvigionamento della Germania non può dipendere da fattori cosi incerti come le decisioni del Consiglio di guerra interalleato: essi devono avere la certezza che alla Germania non siano tolti gli ultimi mezzi per provvedere ai propri bisogni. La questione degli approvvigionamenti è per la Germania questione di vita o di morte, perché giornalmente muoiono circa 800 persone di fame. L’ammiraglio inglese Hogue controreplicò che i delegati dell’Intesa non avevano il potere di mutare alcunché, e propose di sospendere le trattative affinché i negoziatori tedeschi potessero chiedere nuove istruzioni. Questi rifiutarono, asserendo che il loro Governo non sarebbe stato di avviso diverso dai suoi delegati. I delegati dell’Intesa allora abbandonarono la riunione, e si posero in viaggio di ritorno per Parigi. Come si spiega questo gesto pericolosissimo per i tedeschi? Essi sanno che una forte corrente della conferenza è disposta a lasciar cadere la Germania in piena rovina; ma rischiano il tutto per il tutto, volendo togliere di mano agli alleati l’arma potente di rifiutare loro i viveri se essi non si piegassero alle condizioni di pace che si stanno elaborando. Essi ritengono di riuscirvi per diverse ragioni: l’umanitarismo di Wilson; la volontà degli americani di collocare le grosse riserve di alimentari già preparate per la continuazione della guerra; la persuasione che gli alleati abbiano assoluto bisogno delle loro navi per provvedere ai trasporti non solo necessari ai tedeschi, ma necessari anche agli alleati stessi; il timore degli alleati che la fame sia pessima consigliera e possa gettare le masse tedesche