Quarantesimaquàrta. 7 può con tutta ficurezza affermare , che non affettarono i Bologn'eiì il Codice Pifano tolto a gli Amalfitani per illuftrare la Giurisprudenza delle Pandette . Questa lode adunque di aprire una Scuola illuftre del Gius Romano, trafcurata in addietro da gl’Italiani, fé la procacciò la nobil Città di Bologna prima di ogni altra nel Secolo Undecimo. Se altro allóra s’ infegnaffe ivi a’ Difcepoii, che da ogni parte vi accorrevano , per difetto di memorie noi polliamo ora decidere. L’ Anonimo Comafco chiama Bologna celebre (blamente per lo ftudio delle Leggi . Ma nel Secolo XII. l'uffeguente un altro pregio fi aggiunfe alla medefima Città, cioè la Scienza de’Canoni, o fia il Gius Canonico. Tale Scienza Tempre defiderò la Chiefa di Dio, che abbondaffe ne’Vefcovi, e ne gli altri Mi-niilri dell’Altare,- nè v’era anticamente alcuna Chiefa, Cattedrale , niu-ao de’ più riguardevoli Monilìerj, che non aveffe qualche Raccolta di Canoni : il che ferviva a i Giudizi, e a confervare il Dogma e la Difcipli-na della Chiefa. Di tali antiche Raccolte molte ne reftano, e per lo p<ù fune diverfe dall’altre, perchè ognun faceva delle giunte alle fue . Miffimamente dapertutto erano in’gran credito le falfe merci d’Ifidoro Mercatore . In Germania fi applicarono a raccogliere i Canoni Regino-ne Abbate , e Burcardo Vefcovo di VormaZia, come anche in Italia An-felmo VeTcovo di Lucca ( fe pur egli ne è l’Autore ) e il Cardinale Deusdedit circa l’anno 1087. e in Francia Ivone Vefcovo Carnotenfe . Tralafcio le Raccolte minori . Truovafi nella Biblioteca Ambrofiana un Codice fc.ritto nel Secolo XI. e forTe anche prima, fenza nome rii Autore , dove è raunata una gtan farragine di Canoni , di palli da Santi Padri , e de’Capitolari de i Re Franchi. Di più non ne dico. Sicché nel Secolo XI. non mancavano di sì fatte Opere; ma niuna fe ne trovava, che o per 1’ abbondanza deile materie , o per l’ ordine foffe baftevolmen-te architettata. Per buona ventura dimorava in Bologna nel Moniftero de’Santi Felice e Nabore, e nell’Anno 1130. Graziano Monaco Benedettino , nato in Chiufi Città della Tofcana, che preiè quefto affunto. Dicefi, che il Tuo celebratiffimo Decreto uTcì alla luce nell’Anno 1151. ed introdotto nella Scuola di Bologna accolto fu con sì gran lode , che il Tuo Compilatore meritò di effere chiamato per eccellenza il Maejlro . Torniamo ora in Francia , dove dicemmo, che fi portarono AnTelmo dalla Polleria, e Olrico Visdomino Milanefi per imparar le Scienze . Perchè mai paffarono eili colà alle Scuole di Parigi e di Turs , quando la rinomanza della BologneTe tirava a sè un concorfo sì numerofo di Stu» denti? Non per altro, fe noi perchè nel 1108. folamente s’infegnava in Bologna la Giurisprudenza Civile. Ma in Francia nel Secolo XI. cominciarono a rifiorir le Lettere migliori , e ciò principalmet te per cura de gl’Ingegni Italiani, Ne ho un buon teftimonio , cioè Guitmondo Mo- A 4 naco,