Quàràntesimasesta. 55 la faprema podeltà . Lo iteffo Giordano Arcivefcovo , tenendoft offefo dal Popolo di Como, incitò bene il Popolo Milanefe cor.tro i Cornai* chi, per quanto atteffa Landolfo da San Paolo nella Storia Tom. V. Rer. ha.1. non già col comando, ma coll’abufo dell’ Ecdefiaffica autorità. Imperocché obferads janttis Ecclejiaruni, fuo Populo negava, introitimi , nifi materiali gladio vindicarei maluiarn Cumano rum. Peraltro anche prima di que’tempi, cioè circa 1’Anno 1106. la Repubblica di Milano avea i fuoi Confoli. Scrive lo fteffo Landolfo , eh'egli ferviva allora di Segretario o Cancelliere Confulibus Mediolanenfbus . Per confeguen-te fe fi truovano Vefcovi una volta , che paiono primarj direttori del Governo Civile nelle Città divenute Libere, non s’ha tolto a credere , eh’ eifi vi godeffero anche il Dominio temporale , perchè per altri atti il feorge, che quello rifiedeva ne* Confoli e nel Popolo, sì per la Giù-ihzia, che per la Pace e Guerra. Poco fa vedemmo il Vefcovo di Modena fare la principal figura di Signore in quella Donazione fatta a i Monaci. Ma da che Federigo I. Imperadore entrato in Italia, determinò di far mutare qui faccia a i pubblici affari, da lì innanzi o troppo fi sminuì, o cefsò affatto l’autorità de’Vefcovi nelle Città. A i medefimi Monaci Benedettini di Modena fu conceduto nell’Anno 1 187. l’ufo di un’ altra acqua, quee fluit per Pratum de Batalia. Chi la concedette, fu Do-minus Manfredus Picus, Dei grada Mutinenjis Potejlas , una cum Confu-Ibus & Advocatts Juis &c. voluntate & paiabold Confiligrojfi Mulinai cum campanis puljatis &c. Ma nulla più può far conofcere 1’ autorità del Popo- lo nel Civile Governo di Modena , pochi anni dopo la conceffione fo-pra allegata di Ribaldo Vefcovo, quanto la Lega inabilita nell’Anno 1151. e confermata nel 1x81. fra i Parmigiani e Modeneix da i Confoli di effa Citrà , che ho data alla luce. A quefti Atti non interviene confenfo alcuno del Vefcovo . Così quantunque fi ila veduto di fopra, che nel 1143* il Vefcovo di Piacenza cum confenfu Confulum diede al Moniftero di Tre* bia il Ponte di quel Fiume, fpettante alla Repubblica; pure nel 1157. fra Richilda Badeffx del Moniftero Bresciano di Santa Giulia, ei Confoli della Città di Piacenza, feguì una Concordia pel Porto Piacentino fui Fiume Po, nè punto v’intervenne autorità alcuna del Vefcovo. Ho io divolg^to più volentieri queft’Atto, che ricavai dall’ Archivio di quel nobihflxmo Moniffero, perchè dà luce alla Pace di Coftanza ftabilita fra ITmperador Federigo 1. e le Città Lombarde nel 1183. dove fi leggono confermati Pacla Placennnorum, feilieet Paclum Pontis Padi , & ficlum ejusdem Pontis , & Regalium &c. ipfo Ponte remanente cum omnibus fuis uriliiatibus, P/acentinis : ita tamen quod teneantur femper folvere ficlum Ab-batifce Sancite Julicc de Bnxia &c. Ma giacché abbÌ3m fatta menzione della famofa Pace di Coffanza , non s ha da tralafciare, che da’fuoi Atti apparifee, che anche in que* Dif hai. r • HI. D 3 tempi