[8.V11.19] Mia risposta a Clemenceau 701 si paga a coltellate; e che è sempre stato cosi in tutti i paesi meridionali, come la storia insegna. Dunque bisogna, prima di pronunciare un giudizio qualsiasi, attendere che la verità sia accertata. Chi ha provocato? Chi ha sparato pel primo? Chi si è reso colpevole di portare al parossismo una popolazione che da mesi si vede negata giustizia, che da mesi sente la minaccia di essere consegnata ai peggiori nemici d’Italia, i croati, mentre è tutta e profondamente italiana? « Queste verità devono balzar fuori dai lavori della commissione d’inchiesta votata ieri. E il Governo italiano ha ieri ammesso che sia una commissione militare, dunque rapida e rigorosissima. Che cosa può fare di più il Governo italiano? « Ha espresso il suo rincrescimento; ha ammesso che si indaghi sui fatti avvenuti con la massima rapidità ed esattezza; che si studiino in base ai risultati dell’indagine i mezzi per assicurare la situazione in avvenire: ha fatto tutto ciò che si può fare, anche per il caso che il torto fosse da parte italiana, mentre tutto sta a dimostrare finora che questo assolutamente non è. « Al di là della deliberazione di ieri non ci può essere che una deliberazione di ostilità fra alleati. Sono persuaso che il signor Clemenceau è il primo a non volerla. Ma il Governo italiano non la temerebbe, essendo convinto di essere dalla parte della giustizia. « Se una nave da guerra francese si presenterà nel porto di Fiume, essa vi sarà amichevolmente accolta dalle autorità italiane. Mi rifiuto di vedere un atto di ostilità nell’invio di una nave da guerra alleata in qualsiasi porto italiano, dove le autorità italiane fanno rispettare l’ordine e provvedono all’incolumità di tutti gli stranieri come di tutti gli italiani. « L’autorità italiana di Fiume, e specialmente il governatore generale Grazioli, questi a rischio anche della sua vita, hanno immediatamente restaurato l’ordine e lo garantiscono. Le risse non saranno più tollerate, e comunque